Roma

Villa 'Carminati', affare nascosto al fisco. Compravendita col metodo Mafia Capitale

Cinquecentomila euro, di cui almeno 150 'in nero': questa la cifra pattuita per la vendita della villa di Sacrofano, dove vivevano l'ex estremista dei Nar, Massimo Carminati, e la compagna Alessia Marini, cui l'immobile era intestato. A rivelare la circostanza ai carabinieri del Ros in un interrogatorio come persona informata sui fatti dell'8 luglio scorso è stata la vecchia proprietaria della villa che, dopo un primo tentativo di vendita andato fallito nel 2008, decise di rivolgersi, per la ricerca di eventuali acquirenti, a un conoscente, Agostino Gaglianone, imprenditore che le indagini su 'Mafia Capitale' hanno poi mostrato vicino a Carminati.

Nel 2013 la signora, che non conosceva affatto l'ex Nar, ricevette, tramite un agente immobiliare che parlava per conto di Carminati e compagna, una proposta di acquisto per 500mila euro da parte della mamma di Alessia Marini. Proposta accolta anche se alla venditrice fu detto che "la coppia era intenzionata a pagare la somma pattuita, versando 'in nero' una cospicua parte di quanto dovuto poiche', a dire dello stesso agente immobiliare, 'gli acquirenti erano degli imprenditori che avevano dei soldi da parte, proventi delle attivita' da loro svolte'". Al no della venditrice seguì una nuova trattativa "nel corso della quale la donna, benchè non avesse mai ricevuto minacce ed intimidazioni esplicite - dicono i Ros nell'informativa consegnata in procura - dichiarava che 'la trattativa è stata a senso unico e che l'agente le aveva consigliato caldamente di accettare la proposta, altrimenti non l'avrei più venduta'".
Alla fine l'immobile di Sacrofano fu venduto per la cifra ufficiale di 350mila euro: il resto fu consegnato in contanti, in più tranche, dallo stesso agente immobiliare.