Roma
Villa Gordiani, il campo da calcio distrutto dal Comune. Allarme Legambiente
Il campo da calcio di Villa Gordiani raso al suolo dal Comune di Roma, Legambiente Lazio: “Chiesti certificati per verificare la correttezza delle procedure”
Villa Gordiani, lo storico campo da calcio distrutto dal Comune di Roma. Legambiente Lazio lancia l'allarme sulla corretta procedura dell'operazione: “Uno scempio, chiesti i certificati per vedere se demolizione in regola”.
Da mercoledì ruspe e operai in azione con una spesa intorno ai 100.00 euro per radere al suolo lo storico campo da calcio di Villa Gordiani nel quartiere Prenestino a Roma. Un’ipotesi che nonostante avesse scatenato le ire e preoccupazioni dei residenti, costituitisi in “Comitato per la Difesa del Campo Villa Gordiani”, si è conclusa con l'amministrazione comunale che ha ridotto a un cumulo di macerie l'area. Causa dell'operazione presunte difformità edilizie della prospicente casetta del custode, con volume del tutto marginale rispetto all’intera area sportiva.
"Un'altro pezzo di Roma è stato ridotto in macerie con uno scempio perpetrato nei confronti del Campo da calcio di Villa Gordiani – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, quel campo è stato per oltre cinquant'anni un luogo aperto e di aggregazione sociale, in una delle pochissime aree verdi del quadrante urbano più cementificato della capitale. La spregevole soluzione finale dell'abbattimento totale del campo non è legalità, ma totale incapacità di gestione e di confronto: fa ancor più rabbia questa vicenda se si pensa che se ne va un campo di calcio popolare per bambini e cittadini mentre sulla stessa Via Prenestina viene inaugurato l’ennesimo centro commerciale con nuovo cemento a due passi dalla tenuta agricola della Mistica, o mentre dall’altro capo di Roma a Tor di Valle si discute da anni come una priorità assoluta, sulla realizzazione di un intero nuovo quartiere di uffici che sarebbe costruito con la scusa di uno stadio da calcio. Faremo tutte le verifiche possibili su eventuali difformità procedurali nella vicenda”.
Legambiente infatti, avvalendosi del d.lgs. 195/2005 chiederà accesso ai certificati per verificare la correttezza delle procedure, e in caso di irregolarità interverrà con apposite azioni giuridiche.
“Radendo al suolo il campo di Villa Gordiani è stato strappato al nostro territorio uno degli ultimi brandelli di tessuto sociale del prenestino – commenta Fabio Brandoni presidente di Legambiente Si può Fare del V Municipio di Roma –. Quest’area verde è vitale, la sua cura è indispensabile e danno è gravissimo, fatto in un luogo del Parco pensato nel 1955 come posto di aggregazione sociale, campo di calcio, pista di pattinaggio e giochi per bambini, bocciofila e centro anziani, tutto ciò andava riqualificato insieme ai cittadini con una gestione partecipata, invece semplicemente sparisce sotto un cumulo di macerie e non si avrà ora più niente da dover gestire”.