Villa, yacht e auto di lusso, ma per il fisco era quasi nullatenente
Sigilli ai beni di un imprenditore romano di 47 anni
Una villa con piscina in via Cassia, in località La Storta, un lussuoso yacht in Sardegna, tre imprese - di cui due operanti nel commercio di veicoli e una nel settore abbigliamento - auto di lusso e vari rapporti finanziari: tutto sequestrato.
Beni per un valore di oltre due milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma ad un imprenditore romano, 47enne, gravato da sentenze di condanna per i reati di ricettazione, detenzione illegale di armi e munizioni, truffa, falsità in scrittura privata, falsità materiale in autorizzazioni amministrative, nonché acquisto, detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti.
Il decreto di sequestro dei beni anticipato, finalizzato alla confisca, ex artt. 20 D.Lgs 159/2011, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, è arrivato a conclusione di indagini patrimoniali, svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, che hanno consentito di rilevare come l’uomo, destinatario del provvedimento di sequestro, disponesse di beni del valore del tutto sproporzionato rispetto al reddito percepito e dichiarato dal medesimo e dalle persone rientranti nel suo nucleo familiare, tanto da far ritenere che tali risorse economiche costituiscano provento o reimpiego di attività delittuose.
Il provvedimento è stato adottato su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che, nel valutare la perdurante pericolosità sociale del destinatario, ha recepito la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale avanzata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, basata sulla mancata dimostrazione della legittima provenienza dei beni nella disponibilità del proposto e la manifesta sproporzione tra il patrimonio accumulato dal medesimo e dal proprio nucleo familiare negli ultimi 20 anni, rispetto al reddito dichiarato al fisco.