Roma

Vincenzo D'Amico, la camera ardente per il calciatore al Campidoglio

Protagonista dello scudetto della Lazio del 1974, è stato centrocampista e attaccante. Gualtieri: “Ha fatto la storia di questa città”

È stata aperta in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, la camera ardente per Vincenzo D'Amico il grande calciatore scomparso all'età di 68 anni a causa di un tumore. “E' stato una bandiera come non ce ne sono più”

Queste le parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri parlando. “Vincenzo D'Amico - ha detto - era una figura straordinaria: grande calciatore, grande uomo. Ha fatto la storia del calcio e di questa città. Era un personaggio amatissimo da tifosi della Lazio e da tutte le romane e tutti i romani, non solo per la sua grande grandezza di calciatore, ma anche per la sua straordinaria generosità e umiltà. È stata una bandiera come non ce ne sono più ed è uno dei più dei grandi sportivi di Roma. Quindi è giusto che Roma lo ricordi. Io non sono un tifoso della Lazio, ma era un piacere vederlo giocare. Faccio parte della generazione che ha avuto la fortuna di vederlo giocare e lui ha avuto una grande intelligenza tecnica”.

Le personalità alla camera ardente

Nella camera ardente erano presenti la moglie Simona, i figli Matteo, Nicolò e Alessandro e il fratello Rosario. Molti i tifosi della Lazio che sono venuti a portare omaggio a Vincenzo D'Amico. Nella camera oltre al sindaco Gualtieri, è arrivato anche il presidente della Regione Francesco Rocca, il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida. Hanno partecipato anche il giornalista Marino Bartoletti, il cantante Tony malco e il presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccione.