Violenza carnale, poi piace. La follia diventa pubblicità delle pompe funebri
Il cartellone choc: “Vieni Abid, è peggio all'inizio”
Violenza sessuale: dopo le parole di Abid Jee, ex mediatore culturale che affermava che anche la donna durante lo stupro gode, arriva la folle pubblicità delle pompe funebri.
Una bara aperta e vuota e un'unica frase su sfondo bianco: “Vieni Abid, è peggio all'inizio, ma una volta che entri ti calmi”. Una pubblicità che fa eco alle parole del mediatore culturale che nei giorni scorsi ha giustificato lo stupro affermando che durante la violenza la donna si calma e diventa un rapporto normale. Ora la follia di quelle frasi viene riversata su un cartellone pubblicitario per attirare l'attenzione e aumentare i guadagni.
Tutto era partito con un fatto di cronaca cruento: lo stupro di una turista polacca e quello di un trans da parte di un gruppo di stranieri a Rimini. Non bastavano i commenti di chi giustificava l'atto, ora ci si mette pure la pubblicità a sminuire quanto accaduto nella notte della violenza.
“Lo stupro è un atto peggio ma solo all'inizio, poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale” aveva commentato su Facebook Abid Jee quando era stata diffusa la notizia. Ora l'azienda di pompe funebri romana Taffo gli fa eco, minacciando da un lato l'ex mediatore dalle idee radicali e dall'altro lato infischiandosene delle vittime. La pubblicità è stata pubblicata sulla pagina Facebook dell'agenzia e condivisa da più di 11mila persone: tanti i commenti in cui si fanno i complimenti al social manager di Taffo.