Roma
Virus, “Andrà tutto bene. Un disastro”. Battista, show politically scorrect
Il comico romano racconta con ironia il disastro Coronavirus: “ A 63 anni dico quello che penso: incapaci, quello che poteva andare male è andato male"
Coronavirus e Fase 1, 2 e 3: “Non doveva andare tutto bene? Invece è andato male quello che doveva andare bene, e male quello che poteva andare male”. Arriva come un tornado lo show di Maurizio Battista che a 63 anni manda in scena uno spettacolo che vive sull'attualità e sul coraggio, quello di raccontare il virus e la sua gestione e affondare la speranza iniziale “andrà tutto bene”.
Battista sceglie la strada della tragicommedia per ripercorrere l'atterraggio in Italia del virus alieno, la paura, le speranze affidate ai bambini, le polemiche sulla beneficienza, la prigionia del lockdown, i balconi e le scelte della politica- Mai un nome, ma solo pochi esempi: “Il mio è uno spettacolo arrabbiato come arrabbiate sono le partite Iva e poi do i numeri nel senso che snocciolerò quello che non è stato detto. A partire dalla lista delle task force, lunghe com un elenco del telefono”.
Ancora una volta è la comicità irriverente e drammaticamente realista a sostenere chi è fuori dal coro, “altrimenti avrei scelto la strada della barzelletta – dice ancora – magari quella del francese, del tedesco e dell'italiano”. Invece Battista approccia alla comicità neo realista con una profezia: “Virus? Farà più danni la cassa integrazione” e si presenta al pubblico in camice da medico. Alla platea la scelta: Maurizio Battista come il dottor Tersilli di Alberto Sordi, oppure uno dei tanti virologi da tv che oggi dicono una cosa e domani il contrario?
Maurizio Battista in:
“Ma non doveva andare tutto bene?”
Cavea auditorium Parco della Musica
Lunedi 6 e martedi 7 luglio, ore 21,00