Roma
Coronavirus Roma, turismo crolla ma Zingaretti approva piano di sviluppo 2019
In consiglio regionale si vota il piano del turismo di Roma e Lazio, scritto nel 2019 e come se non esistesse l'emergenza Coronavirus
Coronavirus e turismo, la Regione Lazio di Nicola Zingaretti su supera. In piena emergenza da virus e con arei a terra, treni vuoti e albergatori disperati, porta in Consiglio regionale l'approvazione del Piano Triennale del Turismo, pensato, e studiato nel 2018, approvato dalla Giunta nel 2019 e in scadenza il prossimo anno.
Per la Giunta Pd che governa con l'appoggio esterno del Movimento Cinque Stelle è come se il Covid-19 non fosse mai esistito. Il “turismo” a cui fa riferimento la proposta di legge 2019-2021, che pianifica a ritroso e come una sanatoria le azioni a sostegno del settore più importante di Roma e dell'hinterland oltre ad essere vecchia di quasi due anni è un documento avulso dal contesto attuale e che non prende in esame per niente ciò che è accaduto in Italia e a Roma nelle ultime due settimane. Un chiaro esempio di cecità politica e di incapacità di programmazione dello sviluppo e del supporto all'economia. Insomma, un pezzo di carta inutile che arriva in ritardo all'approvazione del Consiglio regionale.
E la premessa contenuta del piano assume toni ridicoli di fronte allo scenario romano e regionale, tant'è che si legge: “Il piano turistico triennale 2019-2021 della regione Lazio definisce le linee guida, le strategie di azione, i differenti cluster e gli obiettivi per i prossimi anni, partendo da una approfondita analisi del contesto internazionale, nazionale, regionale, e attraverso un percorso condiviso, avviato dall’assessorato al turismo attraverso gli stati generali del turismo nell’ambito del tour “Lazio, la regione delle Meraviglie", realizzato nell’estate 2018, che ha rappresentato un momento di ascolto e di confronto nelle cinque province laziali e ha coinvolto operatori, associazioni e amministrazioni locali, riuniti per approfondire – insieme – punti di forza e criticità del sistema turistico della regione”.
Spiega il consigliere di Fratelli d'Italia, Antonello Aurigemma: “La condizione economica-sociale a cui il piano in oggetto si riferisce, è nettamente diversa da quella di quest’ultimo periodo. Perciò, riteniamo che il piano turistico 2019-2021 debba essere ritirato. E’ necessario ripartire da zero per aprire un tavolo con gli operatori, per ascoltare le loro problematiche e le loro istanze di oggi istituendo anche un “fondo di solidarietà’ come già fatto da altre regioni. Tale provvedimento deve rispondere alle esigenze del momento: sono mutati tanti fattori,non possiamo approvare un documento che in sostanza è già fuori contesto e rischia di essere anacronistico e quasi inutile, incapace di dare risposte puntuali alle istanze odierne del settore”.