Vittima degli usurai a causa dei debiti di gioco: l'incubo di un romano
Aveva già pagato 480mila euro di interessi, ma i soldi non erano mai sufficienti
Era entrato nel tunnel del gioco d'azzardo e per questo si era dovuto rivolgere a un usuraio. L'incubo di un cittadino romano è finito con la denuncia dello strozzino e di sua madre. Da mesi gli chiedevano di corrispondere tra i 9 e i 10 mila euro al mese. Dopo essersi fatto prestare una cifra iniziale di 90 mila euro, aveva già pagato oltre 480 mila euro agli usurai in 4 anni, ma i soldi non bastavano mai a coprire gli interessi maturati.
Quando la sua attività commerciale è andata in crisi e non è più riuscito a corrispondere le cifre richieste, è iniziato il vero incubo, fatto di minacce e intimidazioni. “Mi devi dare 305 mila euro, a titolo di interesse dei 90 mila euro che ti ho prestato… non ho nulla da perdere, posso commettere reati di qualsiasi tipo in qualsiasi momento”, gli aveva detto l'aguzzino. L'uomo allora ha trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell'ordine e ha denunciato lui e la madre agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Fidene Serpentara.
Sotto la direzione del Pool specializzato nella lotta dei reati di usura ed estorsione, è iniziata quindi un'intensa attività di indagine con intercettazioni, pedinamenti ed appostamenti. Per prendere l'usuraio con le mani nel sacco, la Polizia ha coinvolto la stessa vittima. Con la promessa di un anticipo sostanzioso, ha incontrato gli aguzzini, per i quali sono scattate le manette.
Perquisita l’auto dell'usuraio, gli agenti hanno trovato un manganello in ferro e, nascosti sotto il parasole, 6mila euro in contanti. L'uomo è stato trasferito a Regina Coeli e dovrà rispondere di usura, estorsione e porto illegale di arma impropria. La madre, invece, è indagata a piede libero per gli stessi reati.