Roma

Vittorio Emanuele, il giallo: salma nascosta per paura che venga trafugata

di Antonio Parisi

In attesa della cremazione e della tumulazione, i resti del figlio del Re in località segreta. Funerali con una società vicina al Partito Comunista

Funerali Vittorio Emanuela di Savoia: per timori che salma possa essere trafugata è stata nascosta in una località segreta. A confermare le indiscrezioni sul giallo della mancata cremazione e sulla successiva tumulazione è stata informalmente la Questura di Torino.

Dunque di vuole evitare che i resti mortali vengano rapiti come già avvenuto a suo tempo con  il corpo di Charlie Chaplin e più recentemente di Mike Buongiorno. Per dirla tutta secondo i beni informati, è un miracolo che di siano superate le pastoie burocratiche per celebrare il funerale a Torino, mentre  Vittorio Emanuele è morto a Ginevra il 3 febbraio scorso.

Per i funerali chiesto aiuto a un'agenzia funebre costola del Pd torinese

A raccontare come sono state organizzate le ore successive al funerale è Renato Conzon titolare della omonima agenzia funebre il quale di è occupato della organizzazione dell'esequie. In realtà la burocrazia simile alla mitologica Idra dalle cento teste, sembrava rendere  complicata la realizzazione delle esequie cosi come la cremazione dopo il funerale in duomo. Per vincere la battaglia, Conzon ha chiamato i rinforzi: la società di servizi funebri torinesi Astra, nata negli anni 50 del secolo scorso, in ambito del Partito Comunista italiano. Solo unendo le forze si è riusciti ad organizzare i funerali. Per la cremazione e Superga, è ancora dura.

La cronaca del funerale e la partenza immediata dei Reali di Casa Savoia

A mezzogiorno dellì11 febbraio, dallo storico hotel di Torino, Principe di Piemonte, sono usciti Emanuele Filiberto di Savoia con la moglie Clotilde e le figlie Vittoria. Qui la famiglia di Filiberto ha  caricato i suoi bagagli su una vettura targata Ginevra ed è partita andando verso il confine di stato. Insieme a Filiberto, dall'albergo torinese è uscita anche Marina Doria  vedova di Vittorio Emanuele di cui ieri nel Duomo della capitale piemontese, si sono celebrati i funerali. Con un mesto sorriso, Marina, dopo aver abbracciato il figlio Filiberto è montata anche lei su una potente vettura ed è partita con destinazione Ginevra in Svizzera.

Dopo i funerali di Vittorio Emanuele, alla presenza di un gruppo di teste coronare e di  un nutrito numero di nobili nonché di gente comune assiepata fuori del duomo sotto una pioggia battente, ci si aspettava l'atto finale della tumulazione dei resti del figlio di Vittorio Emanuele a Superga. Ed invece niente. La salma non è sta cremata e non ha raggiunto neppure la basilica posta sulla collina torinese dove riposano i resti mortali di 40 Savoia, tra duchi di Savoia e re di Sardegna. La famiglia è partita senza che le spoglie del figlio dell'ultimo re d'Italia, Umberto II, abbia raggiunto la sua destinazione finale.

Di certo c'è che solo con l'aiuto dei vecchi comunisti Vittorio ha ottenuto i funerali torinesi che sognava in vita.