Voli proibiti su Roma il Primo maggio. Charter e aerotaxi a terra: è il caos
L'ira del Pd: "Burocrazia impazzita, danni al turismo"
“Sulla chiusura dello spazio aereo decisa a Roma per il Primo maggio c’è molta confusione: fonti di sicurezza dicono che non ci sono allarmi specifici, ma che si tratta di una misura di sicurezza per Angelus e Concertone. Però l'Angelus è alle ore 12 e la chiusura inizia alle ore 14. A che serve una chiusura agli aerei postuma? E’ opportuno che il Copasir valuti di intervenire chiedendo approfondimenti”. E’ quanto dichiarano il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi (commissione Trasporti) e i senatori Pd Bruno Astorre (commissione Difesa) e Claudio Moscardelli.
“Secondo quanto riferito sulla stampa – spiegano i parlamentari dem – non ci sarebbero allarmi specifici per il Primo maggio a Roma, ma solo una misura di sicurezza già presa in passato per giornate che prevedono appuntamenti particolari. Per questo domenica, dalle 14 alle 24, sarà in vigore una chiusura senza precedenti: ben 10 ore di stop ai voli commerciali non di linea (charter ed aerotaxi), che diventano 16 ore di blocco per chi opera su Ciampino. Cancellazioni, richieste di risarcimento e un pesante colpo al turismo, per un weekend di spostamenti. Eppure il primo dei due appuntamenti oggetto di precauzioni, l’Angelus di Papa Francesco, inizia e termina prima della fascia oraria di chiusura. Che senso ha?”.
“Di fronte a questa confusione – aggiungono i parlamentari Pd– si fatica a comprendere se si tratti solo di procedure burocratiche applicate in maniera sciatta o se ci siano reali rischi di sicurezza. Il Parlamento chieda spiegazioni”.