Voragine Roma: tutti a 30 all'ora tra le buche. Si estende la città lumaca
Dopo Colombo e Salaria invece di rifare l'asfalto si riduce la velocità anche sull'Aurelia
Ad onor del vero l'espediente di ridurre la velocità l'ha inventato Nicola Zingaretti quando era presidente della Provincia di Roma. Serviva non tanto per la sicurezza stradale, quanto per evitare che, in caso di incidente causato dall'asfalto simile a quello di una città bombardata, o di danni a gomme e cerchi, gli automobilisti moltiplicassero le cause di risarcimento danni, portando l'Ente sistematicamente dal Giudice di Pace o in Tribunale.
Ora la tecnica per evitare milioni di risarcimenti danni senza un vero piano per superare l'emergenza buche e radici degli alberi, diventa quasi una moda. Vale la regola: automobilista avvisato, non può presentare richiesta di indennizzo e così il Comune salva le casse ma non la faccia.
E l'opposizione si scatena con la consigliera del Pd, Ilaria Piccolo: “Dopo via Salaria e via Cristoforo Colombo nei giorni scorsi il limite dei 30 KM/H è stato esteso anche su via Aurelia all’altezza del KM 9,0 in entrata nella capitale. I platani che fiancheggiano la statale in quel tratto di strada hanno sollevato con le loro radici il manto stradale. Da mesi si è creata una situazione di pericolo elevato per i motocicli e le auto che transitano a velocità sostenuta sulla statale n.1. E’ comprensibile una misura temporanea di attenuazione del la velocità su strade nazionali o a grande scorrimento per scongiurare i pericoli rappresentati dalla sconnessione del manto stradale. Altrettanto auspicabile sarebbe far partire contemporaneamente i lavori di manutenzione in quei tratti dove l’asfalto è saltato creando notevoli danni fisici ed economici agli utenti delle strade della capitale. Anziché dare corso ad una semplice manutenzione, effettuando quella che è una normale fresatura sulle radici che si infilano sotto l'asfalto, la giunta Raggi aggira l’ostacolo e preferisce agire sul flusso veicolare. Evidentemente nell’assessorato alla città in movimento hanno trovato un astuto rimedio per dare soluzione al traffico cittadino: immobilizzare gli automobilisti romani”.
E' stato interdetto, da martedì sera, al transito dei mezzi pesanti il ponte del laghetto dell'Eur. Secondo i vigili urbani il divieto è scattato per l'esigenza di svolgere verifiche strutturali. Interdetto anche il passaggio pedonale sottostante il ponte in via precauzionale per sicurezza.
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