Roma
Voragine Tari: in pochi pagano. Il Comune incapace di riscuotere le multe

A rischio il sistema di raccolta dei rifiuti senza una revisione dell'intero processo di riscossione
C’è una voragine nel bilancio di Roma Capitale alla voce tassa sui rifiuti. Un buco figlio dell’incapacità dell’Amministrazione di riscuotere le multe di chi non paga e del fatto che le bollette non arrivano ai romani.
È quanto emerge dallo schema di rendiconto del Bilancio Capitolino illustrato dall’Assessora al Bilancio, Silvia Scozzese.
Su "quasi 5 miliardi di accantonamento per i fondi di dubbia esigibilità", ha spiegato l’Assessora, una parte rilevante riguarda "la tari e le multe" che "sono le imposte toccate in modo più rilevante”. "La percentuale media di incasso dei 5 anni precedenti ammonta al 34 per cento per la Tari e al 20 per cento per le multe" e in particolare il peso della "Tari è molto rilevante, vale 1,62 miliardi di accantonamento a fondo del 2021 per 1,6 miliardi di residui attivi accertati e non spesi”.
Necessario cambiare il sistema di riscossione della Tari
Dunque una voragine che può mettere in ginocchio il servizio della raccolta rifiuti. L'assessora ha infatti chiarito che "non avere disponibilità delle risorse accertate toglie risorse ai servizi e crea la sofferenza nella gestione della città". È necessario dunque che Roma si doti di un sistema che entro l’anno “dia risposte immediate". A seguito dei rilievi delle opposizioni Scozzese ha anche precisato: "Non ho detto che i romani non vogliono pagare, è che spesso non arriva proprio la bolletta e dobbiamo cambiare tutto il sistema di riscossione".