“Vorrei la pelle nera”, i grandi del soul rivivono al Teatro Brancaccio
Un dialogo onirico con le leggende della musica nera, da Barry White e James Brown
Al Teatro Brancaccio, un viaggio nella musica "soul" degli anni ’60-‘80, con la strepitosa voce di Luca Jurman e la travolgente comicità di Stefano Masciarelli.
Dal 13 ottobre arriva “Vorrei la pelle nera”, per la regia di Maurizio Colombi, lo spettacolo ambientato al "Motown Club", tempio della musica soul e ultimo baluardo dove ascoltare musica dal vivo. È un night club rinomato, luogo di incontro per impresari, discografici, artisti e appassionati di musica. Arredato in stile Anni Sessanta, sui muri sono appesi i quadri dei più grandi interpreti della black music: James Brown, Ray Charles, Marvin Gaye, Barry White, Stevie Wonder, Whitney Houston, Michael Jackson, Donna Summer, Prince. A gestire il locale è Gino (Stefano Masciarelli), boss italo-americano. Fissato con la musica afroamericana, ingaggia le migliori band della città con cantanti esclusivamente di colore, ma non sempre di qualità. Luca (Jurman) lavora nel locale come cameriere e sogna di cantare ed esibirsi sul palco del "Motown Club". Una sera Gino, per festeggiare il suo compleanno, decide di accontentarlo.
Ma l'emozione tradisce Luca, che demoralizzato dall'imbarazzante figura torma a servire i tavoli, abbandonando i suoi sogni di gloria. Finita la serata e rimasto in solitudine a riordinare il bar, Luca si siede al pianoforte. Mentre strimpella maldestramente le note di "Vorrei la pelle nera", evoca i grandi artisti raffigurati nei quadri alle sue spalle. E come per magia questi prendono vita all'interno della cornice. Un esilarante dialogo con l’aldilà, da Ray Charles (voce di Pino Insegno) a Whitney Houston, da Michael Jacson a James Brown e Barry White.
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