Roma

Voto a Ostia: “Avviso di sfratto per Virginia Raggi. Roma in mano a una banda”

Regionali: “Il nome tra pochi giorni. No alle auto candidature”

di Fabio Carosi

Dal minimo storico alle Comunali che hanno incoronato Virginia Raggi e l'M5S ai sondaggi che danno Forza Italia di nuovo in crescita. E domenica l'appuntamento col X Muncipio: Ostia e quell'entroterra da sempre in sofferenza.

Davide Bordoni, consigliere comunale forzista e coordinatore romano del partito, sceglie affaritaliani.it per “citofonare” al Campidoglio: “Da Ostia arriverà il primo avviso di sfratto per il sindaco”.


Dunque Bordoni, secondo lei il periodo nero di Forza Italia è finito?

“Come detto dal centrodestra unito primo avviso di sfratto per Virginia Raggi. E arriverà da Ostia, dove lo scorso anno hanno preso tanti consensi. Qui Forza Italia, che ha presentato una lista di 24 candidati presenti sul territorio che non vivono di politica e che lo fanno per passione, ha organizzato una campagna elettorale entusiasmante. C'è un trend positivo rispetto allo scorso anno quando gli elettori non hanno capito la nostra divisione. Stavolta i partiti fondatori sono uniti con Lega e Fratelli e due liste civiche per Monica Picca presidente”.

Fa un po' impressione vedere Ostia come un test elettorale a livello nazionale...

“Ostia ha sempre anticipato le dinamiche nazionali. Stiamo parlando di un territorio che è grande come un capoluogo di Regione. Credo che questa attenzione la debba avere e ci stiamo impegnando per questo”.

“Ostia autonoma è una film già visto o una necessità?

“Mi dispiace che qualcuno lo utilizzi per fini elettorali. Il tema dell'autonomia è stato sempre presente anche se si doveva fare 20 anni fa. Da un punto di vista amministrativo sono stati rafforzati i poteri. Secondo me dobbiamo cercare di aumentarli il più possibile e se Roma non capisce estremi rimedi. Ma da qui al Comune autonomo ci sono passaggi intermedi che dobbiamo cercare di trovare”.

Cosa resta di questo territorio dopo Mafia Capitale?

“E' l'unico territorio che ha pagato il prezzo di questa campagna e l'arresto del presidente Pd. Il prezzo vero lo ha pagato chi ci vive e ci lavora. Sciogliere un Muncipio e non un Comune ha destato perplessità anche di tipo giuridico ma ora dobbiamo invertire la tendenza e rilanciare i venti chilometri da trasformare in valore aggiunto e non in un problema. Come Forza Italia la prima cosa che faremo è riaprire la sede del Tribunale, presidio di sicurezza, chiuso tre anni fa”.

Passiamo alla Regionali. Ci sono poco idee?

“Il nome uscirà dopo il 5 novembre e ci sono diverse ipotesi sul tavolo che tireremo fuori tra pochi giorni. Aspettiamo la Sicilia. A me le autocandidature – vedi Pirozzi – non sono mai piaciute e reputo sbagliato il metodo di scelta. Servirà un confronto e una personalità in grado di governare la più importante regione del paese dopo la Lombardia”.

Come va con Virginia Raggi?

“Sicuramente ha dimostrato di non essere all'altezza. E' stato un anno e mezzo travagliato, basti pensare ai continui cambi di assessori, alle continue promesse. Mi sembra che la capitale sia in mano ad una banda, un gruppo di incompetenti. Anche se tra loro c'è qualche consigliere simpatico. Poche idee e tanta confusione e dopo le elezioni politiche arriveranno i nodi al pettine anche da parte del Movimento Cinque Stelle. Fino alle “politiche regionali” si tenterà di coprirla, poi subito dopo arriverà il suo momento”.

Parla di consiglieri simpatici?

“Ci sono colleghi giovani come Sturni, Bernabei, Terranova con i quali si va d'accordo. C'è poi la giunta che ha subito l'agenda di Roma”.

Bordoni sono 11 anni che si parla del dopo-Berlusconi. Un dopo che non arriva mai...

“C'è chi diceva già nel '94 che fosse finito. Mi sembra in campo ma anche credibile e anche in Europa. E' un leader che non ha età e ce lo teniamo da conto”.

Per Bordoni un seggio alla Camera o al Senato? Se ne parla...

“A me interessa che Forza Italia vada bene e poi quello che decideranno andrà bene. Ora dobbiamo tornare ai numeri di qualche anno fa. I regionali tornano i municipali tornano, c'è un inversione di tendenza”.

Bello lo scherzo su Ostia dell'amica Lorenzin...

“Ha scelto una sua strada. Io sono convinto che al ballottaggio ci andranno il centrodestra col Movimento Cinque Stelle e molti molti capiranno che l'unica possibilità per il Municipio siamo noi”.