Roma

Weekend “noir” a Tor Bella Monaca: a teatro vanno in scena due super thriller

Al Teatro Tor Bella Monaca arrivano “8 donne e un mistero” e “7 anni”: doppietta di spettacoli con un super cast

Il Teatro Tor Bella Monaca si tinge di nero: weekend “noir” all'insegna della commedia thriller. Tra il 7 ed il 10 novembre doppietta di spettacoli con due super cast: “8 donne e un mistero” e “7 anni”.

 

“8 donne e un mistero”, sala grande - con Anna Galiena, anche traduttrice del testo, Debora Caprioglio, Caterina Murino Paola Gassman e con Antonella Piccolo, Claudia Campagnola, Giulia Fiume, Mariachiara Di Mitri

Natale, fuori nevica ed è perfetto così, i regali sono al loro posto sotto l’albero, le luci e le note festose hanno invaso le stanze e su tutto si è appeso violentemente un profumo da donna. Di quale donna, delle otto che sfarfalleggiano in casa? Forse quella che ha pugnalato Marcel, tagliato i fili del telefono, trasformando una bella dimora di campagna in una prigione di paura. E quando il fiato è sospeso, alla fine sotto quel profumo di donna si scopre un gran puzzo di morte. C’è un mistero e intorno a esso... otto donne. Adesso sì che è tutto perfetto.

La struttura drammaturgica della commedia thriller di Robert Thomas è un ingranaggio perfetto per sedurre lo spettatore contemporaneo ormai abituato alla nuova generazione di criminologia psicologica. Thomas offre, inoltre, quel valore aggiunto tipico dei grandi scrittori di dosare con maestria la comicità noir d’oltralpe, di fare emergere sfacciatamente la lamina sarcastica e comica della vita contro la morte. E lo fa attraverso la figura madre: la donna. Ne sceglie otto: le più diverse, perché non sono personaggi ma personificazioni distinte della stessa identità-matrice. Come una Grande Madre che si fa Natura, Madonna, Dea, Terra e Morte.

Una compagnia di donne di talento che scuotono le viscere drammaturgiche del testo con i loro segreti, le loro ambizioni verminose, le perverse visioni interpersonali, la loro arcaica animalità. Nessuna complicità, nessuna affinità non battezzata come ipocrisia e invidia tra le donne, come è e come sempre sarà. Per loro solo un fine: famelica sopravvivenza.

Venerdì 8 e sabato 9 ore 21; domenica 10 ore 17,30; aggiunta replica sabato 9 ore 17,30

“7 anni”, sala piccola - con Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti, Arcangelo Iannace

7 anni di carcere sono tanti? Possono cambiare la nostra vita? Quanto valgono? Possono essere barattati con qualcos’altro? In una serata carica di tensione i quattro soci di un’azienda di successo devono decidere chi pagherà per un crimine commesso. Per salvare gli altri e l’azienda solo uno dei quattro dovrà assumere la colpa e scontare sette anni di carcere. Ma chi lo farà? Perché? Come in una partita a scacchi i quattro si affrontano mossa dopo mossa alla ricerca dello scacco matto. A dirigere la partita un arbitro che li aiuterà a trovare le risposte per arrivare ad una possibile soluzione.

“La storia è solo un meraviglioso pretesto per raccontare altro – sottolinea il regista Francesco Frangipane - l’amicizia, l’amore ma anche la codardia e la meschinità messe a nudo da un evento scatenante che trasforma pian piano i protagonisti da potenziali vittime in autentici carnefici, essendo quella l’unica luce verso la salvezza. Cosa si è disposti a dire e a fare pur di salvarsi? Tutti interrogativi che mi permettono di indagare ancora una volta, come nei miei precedenti lavori, sulla psiche dell’essere umano”.

Oltre ai quattro soci, amici, amanti, vittime/carnefici di questo gioco al massacro in scena è presente un mediatore, figura naïf venuta dall’esterno e che li deve aiutare a decidere chi andrà in carcere, che se da un lato è la voce dello spettatore dall’altro è colui che aiuterà lo spettatore stesso a trovare le risposte a quei perversi interrogativi. L’epilogo beffardo è l’occasione per rendere ancora più tragica la condizione dei protagonisti e per permetterci di proiettarci oltre la situazione stessa, oltre l’immaginabile, lì dove neanche il testo arriva e dove invece deciderà di arrivare lo spettatore.

“Il tutto in un’idea di messa in scena, ormai imprescindibile per me, - conclude Frangipane- che vuole continuare a tenere il pubblico dentro la scena e accompagnare lo spettatore per mano dentro la storia stessa fino a condividere le emozioni dei personaggi e farsi carico delle domande e dei dilemmi che travolgono i protagonisti.

Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 ore 21