Roma
Willy e Red, i gatti gay diventano mascotte di Roma
Due gatti maschi, mici-amici gay, inseparabili: da tre anni Willy, simil-certosino e Red, gatto rosso di strada, sono in simbiosi. Da quando cioè Red ritornò alla colonia felina romana della Piramide dopo un’assenza di due mesi, a causa della rottura della rotula. “Willy era impazzito”, racconta Matilde Talli, presidente dell’Arca onlus “miagolava ovunque e senza sosta per tutta l’area archeologica della Piramide Cestia e nell’adiacente cimitero acattolico. Appena Red è tornato, guarito, e si sono rivisti, si sono abbracciati in modo felino, strusciati, baciati: da allora fanno copia fissa, mai più distanti di un metro, mangiano e dormono insieme. Da noi tutti li conoscono come i gatti gay”. Talmente famosi che Willy e Red sono divenuti le mascotte della mostra felina di Roma.
“A Pasqua è stato Red a miagolare ovunque per l’area archeologica, dando l’allarme”, continua Talli, “perché il suo inseparabile compagno Willy era rimasto chiuso dentro la Piramide Cestia, dopo una visita guidata. A quel punto Red ha attirato l’attenzione di una volontaria, che ha avvertito la Soprintendenza di Stato per far riaprire la porta d’accesso, facendo ricongiungere i due mici”.
“Tengo a precisare”, conclude la presidente dell’Arca, “che i gatti adottati dalle coppie gay uomini sono tra i più fortunati, perché beneficiano sia delle maggiori sensibilità e attenzioni materne tipiche della femminilità, sia dell’istinto di protezione verso i più indifesi tipico del lato maschile”.