Roma

Zero eventi: punito il Divino Amore. Giubileo, la rivolta dei parrocchiani

di Fabio Carosi

Le lettera è stata spedita e ora almeno 60 mila persone attendono di sapere se l'esclusione del santuario del Divino Amore dal prossimo Giubileo della Misericordia può essere evitata con un miracolo della Madonna, oppure i mortali proseguiranno per la loro strada, applicando la severa punizione, pare decisa nelle stanze vaticane.
Già, perché l'esclusione del secondo santuario Mariano della città, luogo di culto preferito dai romani, meta di pellegrinaggi continui e persino notturni nei sabati d'estate, è fuori da ogni intervento previsto dal Comune di Roma. A differenza del Grande Giubileo del 2000, quando il Divino Amore, fu inserito nel circuito Giubilare e beneficiò di minimi ma significativi interventi per migliorare la raggiungibilità a piedi, oggi nel dossier delle opere spedite da Roma Capitale alla Presidenza del Consiglio dei ministri, non c'è traccia del santuario più caro ai romani. Zero cantieri, neanche una potatura degli alberi o una risistemazione del lungo marciapiede lungo la via Ardeatina la cui dimensione ridotta e l'assenza di un intervento di raddoppio, fu alla base della scelta di organizzare la Giornata Mondiale della Gioventù a Tor Vergata.
Da allora molte cose sono cambiate. Lo storico Rettore don Pasquale Silla, l'uomo che ha raccolto l'eredita e la volontà di don Umberto Terenzi, costruendo intorno al nuovo santuario una vera e propria cittadella religiosa, sociale e sportiva è andato in pensione, lasciando però il santuario in fortissime difficoltà economiche e gestionali, tanto che il vescovo di Roma è intervenuto nominando addirittura un commissario straordinario, mentre l'arrivo del nuovo rettore, Don Fernando Altieri è stato segnato dal giallo del suo abbandono misterioso che ha scosso la più potente parrocchia di Roma, quella che in passato era in cima alla lista del Vicariato per la quantità di denaro che i fedeli lasciavano e che andava a rimpinguare le casse vaticane. Da don Fernando e dalla sua battaglia contro la discarica della Falcognana, il Divino Amore non è stato più lo stesso. La battaglia per la gestione delle opere "laiche" a servizio del territorio, come il centro sportivo e il suo fatturato che porta nelle casse del santuario oltre 200 mila euro l'anno di affitti, è terminata con l'incarico della gestione operativa affidato a Stefano Carnevali, presidente associazione Rigenera, legata a Mirko Coratti e beneficiata da un versamento di Salvatore Buzzi, così almeno si evince dalle carte dell'inchiesta su Mafia Capitale.
Di fronte alla serie di problemi che la "macchina del santuario" ha generato, il Vicariato ha deciso di porre fine alla gestione unica, nominando come commissario straordinari il parroco di San Salvatore in Lauro, Don Pietro Bongiovanni, che lo scorso 30 luglio ha esaurito il suo mandato. Il "nuovo modello di governance" prevede la nomina di due  nuovi parroci, uno con delega diretta al santuario e l'altro alla parrocchia. Si parla di due giovanissimi non italiani, ma entrambi appartenenti agli Oblati dei figli della madonna del divino Amore il cui incarico dovrebbe essere formalizzato prima delle festa parrocchiale del 4 settembre.
Chiaro è che il pasticcio del Divino Amore non è piaciuto al Vicariato che ha deciso di sospendere ogni coinvolgimento per il prossimo Giubileo.

LA LETTERA

Al sindaco di Roma, Ignazio Marino,
e per conoscenza monsignor  Rino Fisichella, sua eccellenza cardinale Vallini, sua eccellenza cardinale Parolin, monsignor Nicola Lojudice Vescovo Ausiliario di Roma Sud.

Signor Sindaco,
La storia del Santuario del Divino Amore è profondamente legata alla città di Roma attraverso straordinari segni che da oltre 250 anni, fanno ormai parte  dell’animo dei romani. Dal primo miracolo, avvenuto nel 1740, che salvò la vita ad un pellegrino, a quello, nel 1944, che risparmiò alla città Eterna la distruzione durante il conflitto mondiale, ai tantissimi «segni» soprannaturali custoditi, per lo più, nel segreto dei cuori dei pellegrini. Da sempre il Santuario di Roma è quello del Divino Amore, il “Nuovo Santuario Mariano di Roma accanto a quello più antico di Santa Maria Maggiore” (cit. di San Giovanni Paolo II che visitò tre volte il Santuario).
Inoltre il Santuario nell’Anno Santo del 2000 fu meta per l’indulgenza plenaria dei Pellegrini e sede del XX° Congresso Mariologico Mariano Internazionale.
L’imminente Giubileo che partirà a fine anno rappresenta un appuntamento centrale della vita spirituale dei cristiani di tutto il mondo, la Capitale d’Italia si presenterà come da sempre è abituata: centro della Cristianità, della Cultura ma anche delle tradizioni popolari. Al Santuario del Divino Amore arrivano visitatori, turisti anche non credenti e non praticanti, ma soprattutto pellegrini, e gli abitanti delle grandi periferie della capitale e delle vivaci cittadine dei Castelli Romani.
Non possiamo quindi immaginare che un appuntamento così importante si svolga senza che il Santuario del Divino Amore venga valorizzato e coinvolto in alcun evento, sarebbe come presentare la città di Roma priva di un luogo Sacro unico nel suo genere.
Per questo motivo abbiamo deciso di scriverLe, al fine di dare forza alla richiesta che arriva dal cuore della città.
Auspichiamo quindi che nella programmazione degli interventi e degli eventi previsti nel prossimo anno, il Santuario caro a tutti i romani e non solo, venga valorizzato affinchè possa offrire a tutti il suo prezioso servizio pastorale, per presentare agli occhi del  mondo la città di Roma autentica, come da sempre è stata.

LE SOTTOSCRITTE ASSOCIAZIONI E COMITATI DI ZONA
Lo Sportello del Cittadino  (Pasquale Calzetta)
Il Comitato di Quartiere Falcognana (Emanuele Belluzzo)
Il Comitato di Quartiere Castel di Leva (Francesco Ottaviani)
Il Consorzio Palazzo Morgana 2 (Franco Tosti)
Associo e Consortile Palazzo Morgana (Carlo D'Ettorre)
Il Comitato di Quartiere Palazzo Morgana (Marcello Turriziani)
La Pro Loco Divino Amore (Paolo Siena)
L’Associazione Italiana Artigiani (Alessandro Paltoni)
Associazione META (Patrizia Gentile)
Associazione Laurentes (Laura Pasetti)
Associazione Spregamore Insieme (Giulio Amore)
Associazione Comunità di Quartiere (Angelo Barbato)
Associazione Recupero Cittadino (Franco Marinotti)
Il Comitato di Quartiere di Via Canestrini (Elena Carpentieri)
Consorzio Giovanni Canestrini (Claudio de Santis)
Comitato di Quartiere Corrado Parona (Katia Ciaraffoni)
Comitato di Zona Bel Poggio-Casale Bicocca (Marcello Petrolati)
Il Comitato di Quartiere Santa Palomba (Paolo Ceccarelli)
Il Comitato di Quartiere di Trigoria (Fabio Manfredi)