Zingaretti cerca il bis alla Regione Lazio. Sfuma il sogno da deputato
La notizia arriva da Amatrice. Franceschini: “Ottima notizia”. Zanda: “Decisione saggia”
“Mi ricandido nel 2018”. Queste le parole del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine di un sopralluogo nel comune terremotato di Amatrice.
Dopo aver lanciato la proposta di organizzare finita l'estate gli Stati Generali del centrosinistra del Lazio, Zingaretti spiega: "Io ci sarò, farò la mia parte, mi candiderò con la coscienza di aver fatto davvero tutto per cambiare la nostra regione. Non dimentichiamoci mai che nel Lazio c'è la più grande coalizione del centrosinistra in Italia e che ha vinto quattro anni fa e tornerà a vincere nel 2018”.
Una decisione inattesa quella di Nicola Zingaretti che così facendo si sfila da una possibile, e a lungo vociferata negli ambienti politici, corsa per l'ottenimento di un seggio da deputato alla Camera in caso di elezioni. Il Presidente della Regione Lazio dimostra poi di non aver paura di Matteo Renzi e di una sua possibile vittoria al prossimo Congresso Pd, pur sapendo che l'ex Presidente Consiglio non ha digerito bene il suo mancato aiuto al referendum costituzionale dello scorso dicembre.
Zingaretti passa poi a spronare i suoi colleghi di partito: “"È il tempo di prepararci politicamente alle elezioni del 2018. Propongo che dopo l'estate si dia vita agli Stati Generali del centrosinistra del Lazio. Siamo una coalizione larga, dobbiamo confermare una coalizione larga e vincente che raccolga, non solo le forze politiche del centrosinistra, ma quella miriade immensa di forze che già 4 anni fa ci fece vincere. Forze fatte di associazioni, di gruppi, di società civile, di tanti sindaci che, in questi anni, sono stati eletti con le liste civiche e sono un patrimonio immenso".
“Gli impegni per cambiare e i risultati ottenuti. Ieri con la firma del decreto sulle liste di attesa, per esempio – lo spiega Zingaretti in un messaggio pubblicato sul proprio sito internet -, si è segnato un altro passo storico verso il compimento di un progetto di risanamento e rilancio del Lazio. Per ciò che riguarda ancora la sanità, i trasporti, il bilancio e la trasparenza stiamo facendo di tutto per rispettare il programma annunciato in una regione drammaticamente segnata anche dall'emergenza del terremoto senza dimenticare la fase di ricostruzione avviata"
I commenti entusiasti da parte dei colleghi di partito non si sono fatti attendere. In una nota Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio, si dice essere già al lavoro per vincere e spiega: “E' tempo di programmare il futuro. Con responsabilità e coraggio daremo ancora più forza all'alternativa di governo, al protagonismo civico, all'innovazione e all'inclusione sociale. Lo faremo in squadra, saldamente ancorati alle esperienze di sinistra-centro, convinti di aver svolto fino in fondo il nostro compito. Lo faremo per chiedere ai cittadini del Lazio di rinnovarci la fiducia e per continuare a migliorare e cambiare la Regione. Personalmente sono pronto a fare convintamente la mia parte a servizio della nostra comunità, tutti insieme per tornare a vincere".
Di “ottima notizia” parla il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il presidente del Pd al Senato, Luigi Zanda ritiene quella di Zingaretti una decisione saggia perchè “ottimo Presidente della Regione Lazio che ha governato con efficienza e onestà”.