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Roma
Zingaretti contro tutti: dal centrodestra ai 5S. Cangemi e Cavallari decisivi

Nicola Zingaretti contro tutti, dal centrodestra ai pentastellati di Roberta Lombardi, passando, forse, per Sergio Pirozzi. Le forze di opposizione della Regione al completo spingono per la mozione di sfiducia, con la Lega che mette con le spalle al muro i due “traditori”, oggi più decisivi che mai: Cangemi e Cavallari.

 

I due consiglieri appartenenti al gruppo misto finisco al centro dell'inizitiva, diventando, loro malgrado, l'ago della bilancia che potrebbe mantenere Zingaretti in sella o farlo cadere. Pino Cangemi ed Enrico Cavallari, rispettivamente eletti con Forza Italia e Lega, hanno infatti dalla scorsa estate aderito al famoso "Patto d'aula", entrando di fatto a far parte della maggioranza in aula e permettendo la governabilità della Regione Lazio. Un cambio di casacca "premiato" nel caso di Cangemi con il ruolo di vice presidente del Consiglio regionale. I due traditori del centrodestra offrono quindi proprio quei seggi decisivi, fin qui, per Zingaretti.

Una reltà che potrebbe cambiare a breve, se le opposizioni radunassero il numero di consiglieri adatti a far tremare il numero uno della Pisana. Con i penstallati di Roberta Lombardi che hanno già dato il proprio assenso alla mozione di sfiducia, seguita con molta probabilità da Sergio Pirozzi, i voti decisivi finirebbero tra le mani di Cangemi e Cavallari.

Un semplice calcolo numerico che non sembra esser sfuggito alla Lega, che, per bocca del capogruppo Tripodi, prima litiga a distanza con gli alleati di Fratelli d'Italia, poi annuncia il sostegno dell'ex sindaco di Amatrice e lascia intendere una resa dei conti con gli ex consiglieri di centrodestra al momento del voto: fedeltà a Zingaretti, e alle poltrone della maggioranza, o ai rispettivi schieramenti di provenienza.

“Fratelli d’Italia perde il pelo ma non il vizio! La paternità della mozione di sfiducia è di tutto il centrodestra: dal sottoscritto a Stefano Parisi, da Antonello Aurigemma a Massimiliano Maselli e Fabrizio Ghera - ribadisce Tripodi - L’obiettivo è quello di mandare a casa Nicola Zingaretti affinché i cittadini abbiano un Presidente di Regione che inverta la rotta su sanità, rifiuti, infrastrutture e agricoltura. Non è il momento dei passi in avanti, abbiamo bisogno di unità. Per questo è importante il sostegno dei 5 Stelle e in particolare, di Sergio Pirozzi, sulla cui sottoscrizione non avevo dubbi. Ora aspettiamo i due consiglieri del gruppo misto!”
 

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