Zingaretti “contro” Venafro. La Regione sarà parte civile
I giudici del tribunale di Roma hanno accolto le richieste di costituzione di parte civile Regione Lazio, Cittadinanza Attiva Onlus, Assoconsum, Confonsumatori Lazio e alcune cooperative Sociali del consorzio Sol.Co, nell'ambito del processo a carico di Maurizio Venafro e Mario Monge. Rigettata invece la richiesta dell'Associazione Capodarco.
Il processo, una delle tranche dell'inchiesta Mafia Capitale, proseguirà il prossimo 18 aprile, quando i giudici ascolteranno il maresciallo del Ros Giovanni De Luca. Monge, ex dirigente della cooperativa Sol.Co., e Venafro, ex capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, sono accusati di turbativa d'asta in merito alla gara d'appalto del servizio Cup.
Dietrofront della Procura sulla richiesta di unificare il procedimento di Venafro con quello a carico di Gianni Alemanno, accusato di corruzione. Nella scorsa udienza il pm Giuseppe Cascini aveva anticipato la volontà di presentare la richiesta, cosa che poi non è avvenuta.
“E' una scelta ragionevole, le due tranche non hanno nessun elemento in comune, se non il fatto che sono gli stessi om ad aver indagato. Una riunione dei processi avrebbe portato ad una inutile perdita di tempo per tutti”, ha commentato il legale di Maurizio Venafro, Maurizio Frasacco.