Roma

Zingaretti denuncia l'M5S Barillari. La replica: “Intimidazioni, do fastidio"

Zingaretti denuncia l'M5S Barillari per diffamazione, il consigliere replica: "Solo intimidazioni e ritorsioni"

Nicola Zingaretti porta Davide Barillari in Procura. Il consigliere grillino denunciato per diffamazione del governatore della Regione Lazio, l'annuncio via social dello stesso Barillari: "Solo intimidazioni e ritorsioni, do fastidio".

 

È guerra aperta tra Nicola Zingaretti e Davide Barillari. Il numero della Pisana rompe gli indugi e passa all'offensiva, il consigliere M5S ribatte, tramite i social,  colpo su colpo. Grillino della prima ora nonché no-vax convinto e fautore di una "politica che viene prima della scienza", tanto da costringere pubblicamente Davide Casaleggio a prendere le distanze, l'ex sfidante di Zingaretti alla poltrona di governatore affida ad un lungo post la propria risposta, insinuando subito il sospetto sul caso: "Mi vengono in mente 2 parole: ritorsione e intimidazione". Nonostante una "guerra" promessa pubblicamente sulla questione vaccini, una campagna social martellate a colpi di post e retweet, e l'uso continuo di termini forti e discutibili nei confronti di Zingaretti, apostrofato come "donnicciola" solo pochi giorni fa, Barillari non ha dubbi: è un tentativo di farlo fuori. Ma Barillari è sicuro: "La mia coscienza è tranquilla perché non ho nulla da recriminarmi o da nascondere - scrive - a differenza di chi (s)governa questa Regione".

 

Zero autocritica quindi, tutto un "complotto" per tagliarlo fuori. Una teoria ormai consolidata e buona per ogni stagione. "Si è mosso lo zar in persona, che forse si è offeso per qualche mia parola che raccontava la verità su qualche loro impiccio - scrive Barillari - Strano anche che mi abbia denunciato, strumentalmente, proprio durante la campagna elettorale". Insomma, la "colpa" è tutta del suo atteggiamente da consigliere indefesso ed inflessibile. "Forse ho dato troppo fastidio?", si chiede retoricamente Barillari, lanciandosi in una lista delle sue interrogazioni presentati alla Regione Lazio.

E prosegue: "Io non sono certo un portavoce del MoVimento 5 Stelle che sta zitto. Non mi vendo e non mi lascio corrompere, mai. Andro’ avanti a denunciare il profondo livello di corruzione e di infiltrazioni mafiose....tutto il malaffare e tutti gli impicci nascosti sotto il tappeto di questa Regione".

A "spaventare" il consigliere grillino sarebbe però la "denuncia dall'interno" di Zingaretti, che per concludere in bellezza chiama "Mister Saponetta" nel suo post scriptum: "p.s.Mister Saponetta, mi hai denunciato nel tuo ruolo di Segretario nazionale del Partito Democratico, oppure nel tuo secondo ruolo (a tempo perso) di Presidente di Regione? - si chiede Barillari - Nel primo caso sarebbe solo un'azione politica infantile e ridicola.Nel secondo caso sarebbe un atto istituzionalmente grave (un Presidente che denuncia un suo Consigliere Regionale)". Teoremi a parti, a rivelare cosa ha dato veramente fastidio a Nicola Zingaretti sarò soltantoo il tribunale.