Roma
Zingaretti denunciato per falso, l'M5S si spacca: Barillari lasciato solo
Il consigliere M5S Davide Barillari denuncia l'“assente” Zingaretti per falso. Ma il Movimento non lo appoggia e lo lascia solo: “Non hanno coraggio”
di Federico Bosi
Nicola Zingaretti, il presidente “assente giustificato” in Consiglio regionale del Lazio ma contemporaneamente impegnato a fare il segretario del Pd: il pentastellato ribelle Davide Barillari, il “re” dell'opposizione alla Pisana, non ci sta e lo denuncia per falso. Ma il gruppo M5S gli volta le spalle e non firma la sua denuncia.
Il consigliere ribelle Barillari lasciato solo dai compagni di banco pentastellati a fare opposizione a Zingaretti ed al Pd in Consiglio regionale. Il gruppo M5S infatti non prende più in considerazione le proposte del consigliere che, ad Affaritaliani.it, conferma che la spaccatura interna c'è ed è profonda.
Barillari, in Regione Lazio le acque sembravano essersi un po' calmate dopo la nomina dei due nuovi assessori da parte di Zingaretti. Poi la notizia della sua denuncia per falso nei confronti del presidente perché “assente per impegni istituzionali” quando in realtà è impegnato a fare il segretario del Pd. Ha intenzione di portare la questione anche in Consiglio regionale o si affiderà solo alla magistratura?
“Ho già depositato la richiesta per un question time. Il mio obiettivo è quello di riuscire ad avere una risposta sulle assenze di Zingaretti dallo stesso Presidente. Ma quando si farà il question time sicuramente Zingaretti sarà assente e risponderà qualcuno della Giunta per lui”.
Come ha preso il gruppo M5S la sua decisione di denunciare Zingaretti? La hanno appoggiata?
“La denuncia è stata firmata solamente da me, faccia un po' lei. Io ho proposto la cosa a tutto il mio gruppo ed ai vari gruppi di destra ma nessuno ha avuto il coraggio di firmarla. In aula in tanti hanno chiacchierato e si sono lamentati delle assenze di Zingaretti, sia nel Movimento che nei gruppi di destra, ma poi all'atto pratico nessuno si è fatto avanti”.
Quindi ci sono ancora delle frizioni all'interno del vostro gruppo regionale?
“Più che frizioni, c'è una vera e propria spaccatura. Io speravo che questa mia denuncia servisse, oltre a portare un'altra volta all'attenzione di tutti la perenne assenza in Consiglio di Zingaretti, a ricompattare il gruppo ma così non è stato. C'è poco coraggio. Ancora non è chiaro se noi siamo all'opposizione o in appoggio ad questo 'Progetto Lazio'”.
Il suo continuo “bombardamento” nei confronti di Zingaretti come proseguirà? Attraverso nuove viste negli ospedali della Regione come ha fatto qualche settimana fa al Grassi di Ostia?
“Io svolgo la mia attività di opposizione al di là di tutto. Io sono e resterò all'opposizione e se la Regione è sommersa di rifiuti o i territori sono devastati io devo intervenire. Da oggi parte l'iniziativa “Ospedali Sicuri” sul tema sicurezza negli ospedali del Lazio. Abbiamo visto al Grassi quanti siano i problemi relativi alla sicurezza: dalle porte antincendio non a norma fino alle scale di emergenza. Per questo, una volta a settimana, farò visita in un ospedale di Roma o provincia per controllare se i protocolli di sicurezza sono a norma di legge”.
Il 30 novembre prossimo ha annunciato che ci sarà una nuova assemblea dell'M5S Lazio dal titolo “Quale futuro per il Movimento 5 Stelle?”. Di cosa si parlerà? Della Carta di Firenze 2019?
“Si parlerà della Carte di Firenze che è la soluzione ai problemi dell'Italia. Lo scorso fine settimana ci sono state le prime due assemblee in Lombardia ed in Campania, poi toccherà appunto al Lazio ed all'Emilia Romagna. Porteremo la Carta di Firenze in giro per l'Italia perché tutti conoscano perfettamente quale sia la giusta soluzione”.