Roma
Zingaretti e l'M5S sfidano Conte: “Nel Lazio mai nuovi inceneritori di rifiuti
La Regione Lazio costretta a modificare il piano rifiuti per evitare la Corte Costituzionale. Poi la maggioranza approva l'emendamento-sfida. E' il caos
Emergenza rifiuti e nuovi termovalorizzatori, la Regione Lazio con il Pd e il Movimento Cinque Stelle in testa sfidano il Governo. Da un parte la maggioranza di Nicola Zingaretti modifica una legge regionale per evitare l'impugnativa, dall'altra con il parere positivo della Giunta, approva un emendamento M5S che invece li cancella.
Che sulla questione rifiuti la Regione Lazio ha le idee confuse è materia nota ma da qui ad aprire un contenzioso col Governo e la stessa maggioranza dei partiti che lo sostiene ce ne passa. Succede ovviamente al Consiglio regionale del Lazio, unica fabbrica ancora attiva al 100 per cento che sforna leggi come se fossero panini di giorno e che di notte ulula alla luna il grido “sburocratizziamo”.
La vicenda è complessa come tutte le dinamiche psichiatrico-politiche merita la massima attenzione per essere compresa a pieno. Dunque, la Regione Lazio dove l'asse Pd-M5S e tre fuoriusciti hanno la maggioranza, vara una serie di leggi in odore di impugnativa da parte del Governo Conte perché improprie o contrarie alle leggi nazionali. Quindi Palazzo Chigi avvia una trattativa con Zingaretti per chiedere modifiche ed evitare di portare le leggi alla Corte Costituzionale. Così nella giornata di lunedì il Consiglio regionale del Lazio approva una nuova legge, la 243 dello scorso 25 settembre che rimette ordine e accoglie tutte le osservazioni degli Affari generali della Presidenza del Consiglio. Tra le tante leggi modificate c'è anche la “disciplina dei rifiuti.. e successive modiche che prevedeva il divieto di realizzare impianti di incenerimento e coincenerimento di rifiuti o derivati in tutto il territorio regionale”. Bene, su richiesta del Ministero dell'Ambiente, il comma 1 bis della legge regionale 1 del 2020 viene modificato e quindi il divieto di costruire nuovi impianti decade. Via libera a nuovi impianti di combustione? Neanche per sogno, o perlomeno, qualora qualcuno come Acea o soggetti provati volessero provare a dotare il Lazio e Roma di un sistemo autonomo e porre fine all'ipocrisia romana che non vuole impianti ma usa quelli delle altre regioni, dovrebbe mettere in piedi un ricorso amministrativo. E questo perché la maggioranza Pd-M5S da una par5e recepisce le norme nazionali, dall'altra lo scorso 5 novembre ha approvato con parere favorevole della Giunta, un emendamento a firma M5S che vieta la realizzazione di nuovi inceneritori. Una folla giuridico-amministrativa che profuma di mancetta per il Cinque Stelle e di sfida al Governo.