Roma

Zingaretti Pd: va in tilt il sito della Regione. Concorsi vietati ai giovani

Il sito della Regione va in tilt e i candidati non riescono a completare la domanda ai concorsi regionali, nonostante abbiano già pagato

di Federico Bosi

I concorsi della Regione Lazio vietati dalla Regione Lazio e da Nicola Zingaretti ai giovani: il sito va in tilt, l'assistenza non risponde alle mail di reclamo degli aspiranti candidati e il segretario del Pd tace. La furia della Lega.

 

Nonostante il caldo e l'afa regnino su Roma, un'altra bufera colpisce la Regione Lazio e Zar Nicola Zingaretti. La sezione del sito internet della regione che si occupa dei concorsi è ko e non sta permettendo di completare l'iter di iscrizione agli aspiranti candidati.

Ma vediamo come funziona la procedura. Il candidato deve scaricare dal sito la domanda ed il bollettino da pagare per partecipare al concorso. Poi deve compilare la domanda, firmarla, pagare il bollettino, scannerizzare il tutto ed inserirlo all'interno del portale. Il portale da ancora la possibilità di scaricare le domande ma non di procedere ai passaggi successivi. Il sito www.regione.lazio.it/concorsigiunta si blocca, da errore o addirittura si palesa come “in manutenzione”. Questo impedisce ai candidati di inserire i file richiesti impossibilitandoli così di partecipare al concorso interessato nonostante abbiano già pagato la quota di ammissione.

Chi ha contattato l'assistenza della regione via mail ponendo il gravissimo problema che stava colpendo il sito, non ha ricevuto risposta. Anche il Governatore Zingaretti tace sulla questione. “È assurdo”, scrivono i candidati nelle mail.

Furiosa la Lega: “Nicola Zingaretti si attivi per sbloccare il sistema dei concorsi sul sito della Regione Lazio, al momento persino in manutenzione, a due giorni dalle scadenze – scrivono in una nota il capogruppo in Regione Lazio Orlando Angelo Tripodi ed i consiglieri leghisti Laura Corrotti e Daniele Giannini –. Addirittura gli aspiranti non hanno ricevuto nessuna risposta nonostante le segnalazioni. Una vera follia. Il Presidente della Regione si scusi e garantisca il diritto ad ogni cittadino partecipare”.