Zingaretti segretario Pd, Pirozzi: “Lascerà il Lazio a Smeriglio e ai 5 Stelle

di Fabio Carosi

Zingaretti segretario Pd pronto a lasciare la Regione Lazio? Zingaretti pronto all'accordo con parte del movimento Cinque Stelle. Il gossip su Zar Nicola prevede addirittura il voto a ottobre, ma Sergio Pirozzi, leader dello Scarpone chiarisce: “La Regione Lazio non rischia niente”.

Sergio Pirozzi, già sindaco di Amatrice e poi consigliere regionale, sceglie affaritaliani.it per dire la sua su Reddito di Cittadinanza, governo di Roma, e spiegare il futuro del suo Movimento “Lo Scarpone”.

Pirozzi, secondo lei Zingaretti lascerà la Regione Lazio per tuffarsi nel nuovo incarico di segretario del Pd?
“Ma la Regione Lazio è un centro di potere. E' una delle regioni che sono rimaste in mano al Pd le altre stanno cambiando tute più o meno indirizzo. Per il momento la situazione rimarrà così anche se è chiaro che delegherà sempre di più al suo braccio destro che è Smeriglio”

Quindi uno spostamento chiaro ed evidente a sinistra?
“Zingaretti ha una storia e se vi ricordate il Lazio a differenza della Lombardia ci fu l'apparentamento tra Leu e Pd, quindi...”

Quindi è già a sinistra?
“Nella Lombardia ci fu il veto, nel Lazio no. E' nelle cose”.

Visto che nel Lazio oltre a Leu e Pirozzi c'è anche la tiepida Lombardi del Movimento Cinque Stelle, l'ascesa di Smeriglio che effetti può avere sull'azione di governo?
“Questo va chiesto alla Lombardi... Sicuramente ci sarà il tentativo di cercare di legare parte della maggioranza alla parte più radicale del Movimento Cinque Stelle. Secondo me tentativo sarà fatto ma eventuali accordi passano sempre per quello che dice Di Maio. Non la vedo come strada percorribile, anche se in politica mai dire mai”.

La contrapposizione tra Governo e Regioni sui Navigator come si concluderà?
“Domani ci sarà un incontro tra Governo e presidenti delle Regioni. Io mi auguri che si trovi una sintesi giusta”.

Non è un modo per far saltare il Reddito?
“Al di là della validità della misura, tra le istituzioni spero ci sia la possibilità di trovare un accordo. Poi il tempo dirà se sarà una cosa giusta, se non ci saranno eccessi. Io non darei l'assist a questa cosa un non sì fa perché le Regioni non si mettono per traverso”.

Oggi è amatriciano o romano?
“Sto partendo da Amatrice..... faccio tutti i giorni avanti e indietro”.

Roma è più bella o è più brutta?
“L'ho trovata trasformata in peggio. Il vero reddito di cittadinanza bisognerebbe darlo a chi vive nelle grandi città. Se levi il centro vi vuole tanto coraggio”.

Ma può essere colpa della congiuntura economica, o ci sono responsabilità di Virginia Raggi?
“E' un po' tutto. Per amministrare non ti inventi dall'oggi al domani. Il vero fallimento è stato il cambio di 9-10 assessori. Non ti inventi dalla mattina alla sera. La teoria che uno vale uno non è vera. Per amministrare servono competenze e capacità e se non ce l'hai perdi almeno tre anni. Ma sono scelte dei cittadini romani... Io dico che per amministrare bisognerebbe partire dal basso, dal consiglio comunale. Spesso guidano il Paese bravissime persone ma se non hanno esperienza sul campo sono i cittadini che pagano sulla loro pelle pelle la non capacità di decidere. E' questo il vero dramma di Roma: la non capacità di decidere”.

Pirozzi lei che farà da grande?
“Io? Il pompiere...”

Ma quello era il cartoon del draghetto Grisù, anche se in politica il pompiere è una figura importante se spegne gli incendi....
“Guardi, ora bisogna lavorare per costruire una nuova identità del centrodestra che sappia parlare ai bisogni delle persone. E Salvini lo sta facendo”.

Che fine ha fatto lo Scarpone?
“C'è sempre e dentro di me. Ho tante persone che mi seguono non è un partito ma un movimento .. persone che seguono la mia vita io a loro non ho potuto dare niente e sono rimasti comunque vicini. A breve decideremo la nostra strada tutti insieme”.

Tipo un congresso dello Scarpone?
“Ma no decideremo insieme cosa fare, anche se io sono e resto un uomo di centrodestra”.