Roma
Zingaretti vuol votare a febbraio. M5S fa paura, se trombato, c'è il Senato

I renziani presentano al Governatore del Lazio il "conto" per la freddezza sul referendum
Roberta Lombardi e l'M5S fanno paura. Ea scombinare l'aritmetica elettorale del Pd ci si mette anche “il vento de destra” e il ritrovato vigore di Forza Italia, tant'è che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha messo a punto una exit strategy.
Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it, Zingaretti e il Pd vorrebbero bypassare l'Election Day e fissare la data del voto tra fine gennaio e fine febbraio in modo tale da permettere al presidente uscente, qualora sconfitto dall'onda a 5 Stelle di puntare dritto alle politiche per un seggio al Senato.
Già, perché a Zingaretti l'ipotesi di un doppio mandato non piace proprio: abituato a vincere a mani basse col sostegno del partito, Zingaretti devo scontare la freddezza mostrata in occasione del Referendum che è costato la poltrona a Matteo Renzi e sarà difficile che possa ottenere un passaporto automatico senza passare per le urne regionali, visto che i renziani hanno trasformato la freddezza di un anno fa in un fiocchetto al dito mignolo. E l'occasione per una resa dei conti” si avvicina, così il Governatore avrebbe studiato il calendario e deciso sì di correre ma non in contemporanea con le politiche.
Se passa resta leader, se invece le urne dovessero regalargli una sonora bocciatura, avrebbe l'opportunità di correre per un seggio al Senato e lasciare il posto alla Regione.