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Roma
Ztl Fascia Verde, Santori, Lega: “Una dittatura 'green': ricorreremo al Tar”

A novembre 2023 entrano in vigore le prime limitazioni della superfascia verde voluta dalla Giunta Gualtieri: divieto fino a Euro 2 per i veicoli a benzina e a Euro 3 per quelli a diesel. Per Fabrizio Santori, capogruppo capitolino della Lega, sarà “una dittatura 'green' a favore dei ricchi: se non ci ascoltano ricorreremo al Tar”.

“È un'operazione voluta da dei potentati - continua il consigliere - che impongono ai cittadini romani il cambio dei veicoli, uccidono la passione per auto e moto storiche, uccidono il lavoro e le imprese”. Il consigliere Santori ha anche lanciato una petizione contro la nuova Ztl fascia verde, che ha già superato le 120mila firme, di cui 70mila cartacee e 50mila online.

“Consegneremo le firme al sindaco - ha aggiunto il consigliere Santori - il nostro obbiettivo è far capire al sindaco che queste operazioni green vanno bene, ma solo se fatte in modo ragionevole. La delibera deve essere revocata. Niente deroghe e misure tampone, no a tentativi maldestri di mettere in campo ulteriori proposte discriminatorie contro i romani e il loro diritto alla mobilità, esempi di un intollerabile delirio eco-chic”.

“Il provvedimento è volto a contrastare le auto inquinanti: cosa ne pensa, consigliere?

Le auto private non inquinano più così tanto come una volta. Inoltre non inquinano quanto i mezzi dell'Atac che non sono adeguati secondo l'ordinanza, e infatti hanno una deroga. Lo stesso vale per i mezzi dell'Ama, i mezzi del Vaticano, il corpo diplomatico ecc. Per i cittadini romani invece non ci sono deroghe”.

Avete proposte alternative?

“Innanzitutto potenziare il trasporto pubblico, con un reale intervento su metropolitane e autobus. È il buon funzionamento del trasporto pubblico che determina la volontà del cittadino di lasciare il mezzo privato e prendere il trasporto pubblico. Non i carri bestiame con tempi d'attesa da treno regionale che abbiamo adesso. Quindi aumentare la frequenza di bus e metro, abbattere i tempi d'attesa, assumere autisti e macchinisti. Poi bisogna anche puntare sulla mobilità alternativa come il car sharing. Insomma un sistema che funzioni. Chi per esempio vive a Tor Bella Monaca non deve per forza prendere la bicicletta, come dicono loro, ma deve poter prendere con sicurezza il mezzo pubblico. Altrimenti il cittadino non ha alternative se non ricorrere al mezzo privato”.

Insomma, puntare solo sui mezzi pubblici?

“Sicuramente serve anche una sensibilizzazione. Ma non può mancare il buon funzionamento del trasporto pubblico, così che i cittadini rinuncino spontaneamente al mezzo privato. Senza però imporre questa scelta. Si può anche intervenire con delle Ztl, ma non da qui a novembre. Ci dovranno essere dei tempi lunghi per l'adeguamento. Chiediamo alla Giunta almeno di allungare tempi, così da far funzionare adeguatamente i mezzi pubblici”.

Quali sono le conseguenze per i cittadini, secondo voi?

“Saranno costretti all'acquisto di un nuovo mezzo, soprattutto se questa operazione non si accompagna a un reale funzionamento dei trasporti pubblici. Chi non riuscirà a vendere la propria auto, dovrà spendere molti soldi per la rottamazione. Solo i ricchi possono permettersi queste operazioni politiche. Chi invece non ha la possibilità di cambiare auto avrà molti problemi: basti pensare al fatto che tutti gli ospedali verranno a trovarsi nella futura fascia verde. Pensiamo anche agli anziani. È un'azione che va anche contro i principi costituzionali: specialmente la libertà di movimento. Come minimo i cittadini dovranno spendere 20mila euro per l'acquisto di una nuova auto. Tutto perché si vuole applicare in tempi brevi questa fascia verde. L'operazione è già in corso. Già a novembre scatteranno le prime sanzioni. Stanno già installando i primi 50 varchi con le telecamere”.

E per le imprese?

“Va a colpire tutte le imprese che dovranno acquistare nuovi mezzi. Basti pensare a tutta la filiera che si occupa di manutenzioni. Per una ditta che ha, poniamo, un solo mezzo la spesa sarà come minimo di 120mila euro. Poi c'è il tema delle auto e delle moto storiche: appassionati, meccanici, carrozzieri. Sarebbero totalmente esclusi da questo provvedimento. Nessuno vorrebbe più acquistare auto d'epoca perché non potrebbero più circolare per la città. Anche in questo caso numerose realtà produttive sarebbero costrette a chiudere”.

Quali iniziative metterete in campo per contrastare l'introduzione della superfascia verde?

“Prima le firme. Poi chiederemo all'assessore di venire a riferire in Assemblea Capitolina, con un'interrogazione sul tema. All'assessore chiederemo di fermare la delibera e di procedere con azioni alternative. Se non ci ascolteranno procederemo con una manifestazione e un ricorso al Tar”.

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