Roma
Ztl Tridente, guerra tra negozi e Comune: “Raggi assente, andremo dal Governo”
L'Associazione via Condotti contro il prolungamento della Ztl fino alle 19: “Il Comune è assente”
Ztl Tridente, è guerra tra i commercianti del centro storico e il Comune di Roma. Il prolungamento fino alle 19 uccide lo shopping, l'Associazione via Condotti all'attacco: “Raggi è assente, ci rivolgeremo al Governo”.
“Ormai siamo propensi ad andare a interloquire con il governo nazionale, perché dobbiamo constatare che l’amministrazione cittadina non c’è”. Gianni Battistoni, presidente dell’Associazione via Condotti che riunisce le 45 attività commerciali presenti su una delle vie più rinomate dello shopping nel centro di Roma, torna a contestare il recente prolungamento fino alle 19 della Ztl nell’area del Tridente e il divieto di accesso alla zona per i motorini.
“L’ultima volta che abbiamo incontrato gli assessori Linda Meleo e Carlo Cafarotti - prosegue Battistoni - è stato 15 giorni fa, ci hanno detto che avrebbero riconvocato il tavolo ma poi non abbiamo saputo più nulla. È come un chirurgo che chiede disposizioni urgenti e però gli dicono che l’intervento si farà tra 15 giorni quando il paziente ormai è deceduto”.
Il presidente dell’Associazione via Condotti argomenta: “Noi contestiamo la motivazione con cui hanno portato l’orario di divieto di accesso alle vetture senza permesso, ovvero che si deve evitare di attraversare in auto il centro storico. Questo significa non essere al corrente degli attuali flussi di traffico, ormai tra divieti e sensi di marcia modificati non si può più attraversare”. Secondo Battistoni, “è un prolungamento gratuito e sproporzionato rispetto al danno che provoca. Quell’ora aggiunta adesso preclude scelte di mobilità per tutto il Tridente”. Quanto al divieto di accesso per i motorini nella Ztl A1 viene definito “demenziale”.
Battistoni lancia un appello al Campidoglio e al sindaco Virginia Raggi: “Non ci fate aspettare la scadenza del mandato per assumere correttivi, fare prima. Perché andando avanti così la possibilità di essere rieletti è come la mia di diventare Papa. Questo disinteresse è insopportabile”.