Pillole d'Europa
AIUTI PER I NEET, PER LA GIUSTIZIA, PER LA CYBERSICUREZZA, CONTRO TERRORISMO
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: nella storia sono le minoranze radicali che hanno scombussolato i destini di diversi Stati, ci sono studi europei su questo e sul perché delle guerre? Emanuele Nardocci
Risposta: sì. Inoltre le segnalo EU-MIDIS una indagine dell’Unione europea sulle minoranze e la discriminazione. Si tratta della prima indagine di questo genere finalizzata a intervistare sistematicamentele minoranze in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. In Unione europea c’è anche un monitoraggio delle minoranze radicali che non necessariamente sono legate all’etnia, Inoltre in risposta all’evoluzione della natura della minaccia terroristica in Unione Europea, il Consiglio d’Europa ha adottato una apposita Strategia contro il terrorismo per il periodo 2023-2027. Il Comitato antiterrorismo del Consiglio d'Europa (CDCT), precedentemente chiamato Comitato di esperti sul terrorismo (CODEXTER), è un organismo intergovernativo che coordina l'azione del Consiglio d'Europa contro il terrorismo. Sul perché delle guerre ci sono diversi studi europei e progetti di ricerca. Di recente c’è stato anche un corso realizzato a Milano per i giornalisti intitolato “La guerra infinita” a cui hanno partecipato tra gli altri Carmelo Tribunale, organizzatore, il generale Paolo Capitini, il generale Luigi Chiapperini in cui è stato ribadito dal pubblico come sia fondamentale potenziare il ruolo dell'Unione europea. In Unione europea si sta potenziando la cooperazione strutturata permanente nel settore della difesa (PESCO); c’è un rafforzamento dell' industria europea per la difesa, in particolare con l'istituzione del nuovo Fondo europeo per la difesa; si sta aggiornando la cooperazione UE-NATO.
Domanda: ci sono dei fondi europei per progetti a favore dei NEET? Ilaria Datteo
Risposta: sì, c’è ad esempio un bando aperto nel quadro dell’Iniziativa Social Innovation Plus del Fondo sociale europeo Plus (FSE+). E’ gestito dal Centro di Competenza Europeo per l'Innovazione Sociale e offre sostegno a progetti transnazionali per la riqualificazione dei giovani vulnerabili. Ha un budget totale che ammonta a nove milioni di euro. I progetti devono mirare allo sviluppo delle competenze dei giovani vulnerabili, e in particolare di quelli che non lavorano né frequentano corsi di istruzione o formazione (NEET), reinserendoli nuovamente nell'apprendimento e puntando alla loro integrazione nel mercato del lavoro.
Domanda: ci sono fondi per la formazione digitale nel settore della giustizia? Francesca Porresi
Risposta: sì. Ad esempio è aperto un bando nell’ambito del programma europeo denominato Giustizia e cofinanzia progetti transnazionali sulla formazione dei professionisti della giustizia in materia di diritto civile, diritto penale o diritti fondamentali. La scadenza è il 21 marzo 2024. L’obiettivo della call è sostenere la formazione per favorire lo sviluppo della "capacità digitale" dei professionisti della giustizia e promuovere la transizione digitale delle metodologie di formazione giudiziaria. Si punta ad agevolare pure l'applicazione efficace e coerente del diritto dell'Unione Europea nei settori del diritto civile, del diritto penale e dei diritti fondamentali, compresa la non discriminazione, la parità e lo stato di diritto comunitario. Il bnado ha un budget di quattro milioni e 75mila euro e ogni progetto approvato potrà ottenere sino al novanta per cento di copertura delle spese ammissibili dal bando.
Domanda: ci sono fondi europei per la cybersicurezza per le pmi ? Luca Guspone
Risposta: sì. C’è ad esempio un bando aperto che ha un importo totale di trenta milioni di euro e che cofinanzia progetti per realizzare nuove applicazioni dell'Intelligenza artificiale e altre tecnologie abilitanti per i Centri Operativi di Sicurezza. Si punta a sviluppare e a distribuire sistemi e strumenti per la sicurezza informatica basati su tecnologie abilitanti, che affrontino aspetti quali il rilevamento delle minacce e delle vulnerabilità, la mitigazione delle minacce, il recupero degli incidenti attraverso l'auto-riparazione, l'analisi e la condivisione dei dati.Inoltre per rafforzare le capacità di cybersicurezza delle micro, piccole e medie imprese europee c’è aperto un bando che le supporta per l'attuazione della proposta di regolamento sulla Cyber-resilienza (Cyber Resilience Act – CRA).Il bando ha un importo totale di 22 milioni di euro.