Donne e lavoro, scuole professionali e... Le pillole d'Europa
Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero
Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero
DONNE E LAVORO IN EU, SCUOLE PROFESSIONALI, AIUTI PER FESTIVAL
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: mia figlia vuole iscriversi a chirurgia, io sono medico e credo che in Italia e in Europa il settore della chirurgia sia maschilista, pertanto vorrei dissuaderla a scegliere tale indirizzo, sbaglio? Mauro Uscelli
Risposta: Gent.mo non dissuada Sua figlia. Il settore della chirurgia è aperto anche alle donne e le donne in sala operatoria sono in aumento sia in Italia che in Europa. Emerge anche dai dati della associazione WIS (Women in Surgery – www.womeninsurgeryitalia.it) che vengono presentati al Congresso nazionale presso l’Università di Verona il 30 novembre. Parteciperanno professori universitari, studenti, docenti, chirurghe con esperienza sia in Italia che all’estero e mentre la mattina si parlerà dei dati relativi alla professione sia in Italia che in Europa e in Usa, si tratterà il tema della leadership in chirurgia e delle problematiche lavorative aperte per la progressione o regressione della figura femminile nel settore; nel pomeriggio vengono illustrati i dati relativi ai progetti per sensibilizzare le giovani a intraprendere materie scientifiche e professioni quali quelle della chirurgia, le borse di studio e le opportunità per crescere e i progetti per conciliare lavoro e vita personale familiare. Sua figlia può prendere contatto con questa associazione o partecipare a questo evento visto che l’associazione WIS - Women in Surgery Italia fa networking a livello italiano ed europeo. ”Siamo un’Associazione culturale, apolitica, non a scopo di lucro,” dicono le presidentesse anch’esse chirurghe Isabella Frigerio e Gaya Spolverato,” il cui obiettivo è quello di accompagnare e sostenere le donne chirurgo di tutte le età e sub-specializzazioni nello sviluppo delle proprie potenzialità e della propria professione e di promuovere un ambiente lavorativo che consenta il rispetto, la crescita e la soddisfazione professionale. Women in Surgery Italia si propone inoltre di incoraggiare e sostenere la leadership delle donne chirurgo e di offrire loro un modello lavorativo che si possa conciliare con la vita personale e familiare”. Nelle scuole di specializzazione di chirurgia generale in Italia già dal primo rapporto SIC (Società Italiana di Chirurgia) si evidenziava che le donne stanno crescendo di numero e sono quasi il 50 per cento delle iscrizioni. Le ultime statistiche fornite dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca relativamente agli iscritti alla specializzazione in Chirurgia Generale nei principali atenei italiani rivelano un notevole e costante aumento della componente femminile e anche i dati europei hanno questo trend, inoltre le nuove tecnologie (tecniche mininvasive, nano-chirurgia, etc.) favoriscono un aumento di competenze e di supporti anche robotici che stanno modificando in modo esponenziale la figura del chirurgo: sia esso uomo o donna l’unica cosa che conta e che interessa ai pazienti è che chi li opera sia preparato professionalmente al meglio.
Domanda: abitiamo a Rozzano e mio figlio non ha tanta voglia di studiare, tuttavia vorrebbe ottenere un diploma tecnico, in Germania mio nipote mi ha detto che ci sono diversi indirizzi , ma ci sono anche in Italia? Nuccia Buccheri
Risposta: sì ci sono e a Rozzano Le segnalo il Centro di Formazione Professionale (http://www.cfprozzano.net) si trova in via Oleandri e comprende 7 Classi del corso di Operatore del benessere, 4 Classi del corso di Operatore Elettrico, 6 Classi di Operatore Elettronico, 1 Classe di Tecnico di Automazione. La scuola dispone di numerosi laboratori didattico – tecnico-scientifici, tra cui un laboratorio Elettrico per le simulazioni di Impianti, un laboratorio Elettronico per le simulazioni con Arduino, un laboratorio di Reti e due laboratori per Trattamenti Estetici. Le classi inoltre sono tutte dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) e di moderne attrezzature, per la didattica interattiva e multimediale. Infine le classi del corso di Operatore Elettronico hanno tutte postazioni con computer desktop. In Germania c’è un sistema duale di tirocinio che è il cuore della struttura dell'istruzione e della formazione professionale iniziale della Germania (IFPI). Si chiama "sistema duale", poiché l'istruzione e la formazione sono forniti dalle scuole e dalle società professionali. La maggior parte dei ca. 350 programmi di formazione durano tre anni, ma ci sono alcune eccezioni che richiedono 2 o 3,5 anni. Gli Apprendisti che sono addestrati nel quadro di un contratto di formazione riconosciuto percepiscono un compenso per l'intero periodo di formazione. Il completamento di un programma autorizza l'allievo a praticare una professione come operaio specializzato qualificato nelle occupazioni attinenti alla formazione. Le scuole professionali sono scuole professionali a tempo pieno, una vasta gamma di scuole di istruzione e formazione professionale specializzate (ad esempio professionale / commerciale e licei tecnici, scuole professionali secondarie, scuole di sanità, scuole per ostetriche), e scuole professionali specifiche.
Domanda: organizziamo festival audiovisivi, ci sono degli aiuti europei? Barbara Storchi
Risposta: sì. Le segnalo un bando della Commissione europea con un budget di 3,2 milioni di euro che finanzia progetti riguardanti la realizzazione di festival audiovisivi (rif. eacea.ec.europa.eu - www.europacreativa-media.it. I festival devono prevedere una programmazione di minimo 70 per cento di opere (fiction, documentari, animazione) o di almeno 100 lungometraggi o 400 cortometraggi. Nell'ambito della programmazione il 50 per cento dei film deve essere non nazionale e devono essere rappresentati minimo 15 Stati tra quelli ammissibili al programma europeo Media. Vengono selezionati festival che dimostrino una forte capacità nello sviluppo soprattutto di pubblico giovane, innovativi, che organizzano, in collaborazione con istituti scolastici e altri organismi, iniziative di alfabetizzazione cinematografica; che diano grande rilievo a film europei, in particolare a quelli provenienti da Stati con scarsa capacità di produzione audiovisiva. Possono ricevere contributi sino ad un massimo di 75mila euro progetti che durino al massimo un anno. Una prima scadenza è il 20 dicembre 2018 per festival aventi inizio fra il primo maggio 2019 e il 31 ottobre 2019; e la scadenza del 7 maggio 2019 è per festival aventi inizio fra il primo novembre 2019 e il 30 aprile 2020.
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