Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
FONDI PER IMPRESE SOCIALI E PROGETTI PER IL PARKINSON
Prof. Ioannis Isaias, direttore del Centro Parkinson dell’ASST G.PINI-CTO

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

 In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: ci sono nuovi progetti europei per chi ha il Parkinson? Lisa Scotti
Risposta
: sì. Ci sono progetti multidisciplinari europei ed internazionali. In particolare il Prof. Ioannis Isaias, direttore del Centro Parkinson dell’ASST G.PINI-CTO evidenzia che, dopo la malattia di Alzheimer, quella di Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa. La malattia di Parkinson viene diagnosticata quando compare un rallentamento motorio, generalmente prima da un solo lato del corpo, rigidità muscolare, tremore durante lo stato di riposo, che può aumentare in caso di ansia, e difficoltà nel cammino. Circa un terzo delle persone con malattia di Parkinson soffrono anche di stipsi, problemi urinari, dolore, disturbi del sonno, apatia o depressione, ansia e problemi cognitivi. Alcuni di questi sintomi, come la stipsi, i disturbi del sonno, la depressione, e la riduzione di olfatto possono anticipare l’insorgenza dei sintomi motori anche di diversi anni. “Sebbene ad oggi l’insorgenza della malattia di Parkinson non sia ancora chiara, è ormai accettata l’ipotesi di un’origine multifattoriale, in cui interagiscono componenti ambientali, metabolici e genetici. Possibili fattori eziologici sono alcuni pesticidi, come il paraquat, il solvente tricloroetilene e l'inquinamento atmosferico”, spiega il prof. Isaias,”Circa il 20% dei pazienti ha una storia familiare positiva. Anche se si può discutere che questo rifletta non solo fattori genetici ma anche esposizioni ambientali condivise. Forme ereditarie della malattia sono causate da mutazioni identificate in alcuni specifici geni. Esistono diversi geni che causano la malattia di Parkinson con carattere autosomico recessivo, come PINK1 e PARK7/DJ-1, o dominante, come LRRK2 e RAB32. Quest’ultimo gene è stato caratterizzato solo di recente grazie ad un importante progetto di ricerca a cui ha collaborato il Centro Parkinson e Parkinsonismi ed ha coinvolto più di 2.000 pazienti e oltre 70.000 controlli”. Lo scambio di idee e dati e la collaborazione tra diversi professionisti  a livello europeo ed internazionale sono necessari per dare una risposta ai bisogni di ciascun paziente. Seguendo nuovi modelli organizzativi, il Centro Parkinson si propone come “Hub” di malattia, un ospedale dedicato per gestire le problematiche più gravi e complesse della malattia di Parkinson, “prendendo in carico” il paziente, con stretta collaborazione con altre strutture ospedaliere, i neurologi del territorio, e i medici di medicina generale. ”Nel nostro database,” dice il prof. Isaias,”abbiamo ad oggi raccolto i dati di oltre 40.000 pazienti, 14.000 campioni di sangue per studi sul DNA, entrano al Centro Parkinson ogni anno oltre 8.000 pazienti, e circa 2.000 nuovi pazienti. Siamo anche un centro di ricerca clinica, con laboratori specialistici per indagare e studiare tutte le problematiche della malattia di Parkinson, come le problematiche disautonomiche, e i problemi del cammino. Grazie ad una sponsorizzazione legata al PNRR abbiamo ora in corso uno studio per identificare i pazienti con difficoltà nel cammino, ed in particolare il freezing della marcia, per prevenire un evento di caduta a terra, sempre drammatico per i nostri pazienti per il rischio di fratture. I recenti progressi della neurofisiologia hanno portato a una nuova interpretazione di alcuni sintomi neurologici, per esempio il freezing della marcia, come deficit di comunicazione tra diverse aree cerebrali. Cercheremo di chiarire meglio questo aspetto. Per i progetti di ricerca abbiamo diverse collaborazioni con Atenei italiani, per esempio l’Università degli Studi di Milano Statale e Bicocca, il Politecnico di Milano e la Scuola Superiore Sant’Anna e Atenei stranieri come la New York University e l’Ospedale Universitario di Würzburg, in Baviera, dove ho lavorato per i passati dieci anni”. Il Centro Parkinson nasce circa trent’anni fa con l’ambizione di essere un centro d’eccellenza dedicato alla malattia di Parkinson in collaborazione con la Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson e l’Associazione Italiana Parkinsoniani, di cui il Prof. Pezzoli è ora il Presidente. La collaborazione tra pubblico e privato è necessaria per una risposta tempestiva ed efficace ai bisogni dei pazienti e per nuovi e ambiziosi progetti di ricerca. A novembre sarà inaugurata una nuova area del Centro Parkinson di Milano, un Centro Studi Clinici sulla malattia di Parkinson di oltre 600 metri quadrati per ambulatori specialistici e ricerca. “La Stimolazione cerebrale profonda, detta anche DBS, adattativa che abbiamo messo a punto insieme al Prof. Alberto Priori, Lorenzo Rossi e Mattia Arlotti e altri colleghi di Newronika, una start-up ed eccellenza italiana,” dice il prof. Isaias,”consente di migliorare la vita dei pazienti se ben selezionati per questo trattamento. Siamo tra i primi ad utilizzare nuovi neurostimolatori innovativi in grado di monitorare l’attività cerebrale minuto per minuto e intervenire tempestivamente quando si presentano i sintomi della malattia di Parkinson. Un nuovo progetto, ora sponsorizzato dalla M. J. Fox ci permetterà di adattare la stimolazione non solo ai sintomi, ma anche alle attività del paziente, come il cammino. Al termine dei tre anni di sponsorizzazione speriamo di avere un’arma in più per combattere questa malattia sempre a fianco dei nostri pazienti”.

Domanda: siamo una impresa sociale, ci sono dei bandi europei per noi? Roberto Vancherio
Risposta:
sì, Le segnalo ad esempio un bando europeo aperto sino al 30 giugno 2024 inerente il progetto GreenBoost4WISEs rivolto a imprese sociali di inserimento lavorativo (WISE) e imprese dell'economia sociale (IES), per favorire la loro sostenibilità ambientale. GreenBoost4WISEs è un progetto europeo, finanziato dal Programma per il Mercato Unico, che mira a rendere il business e i processi delle WISE più sostenibili e ad aumentare la consapevolezza sui vantaggi delle pratiche più ecologiche attraverso lo sviluppo di capacità, il trasferimento di conoscenze e la cooperazione transnazionale. Il bando di GreenBoost4WISEs selezionerà fino a 40 imprese che parteciperanno a visite di studio in Austria, Italia, Irlanda e Belgio, sessioni di coaching e mentoring sulle strategie di sostenibilità ambientale. Tutte le attività si terranno tra settembre e novembre 2024. Possono partecipare al bando imprese sociali di inserimento lavorativo (WISE) e  media imprese dell'economia sociale (IES) con sede legale in uno degli Stati dell’Unione europea. Il budget a disposizione del bando è di  528.300 euro.  C’è inoltre un fondo europeo per l’imprenditoria sociale, il cui obiettivo e aiutare le imprese sociali ad accedere più facilmente ai finanziamenti, e aiutare gli investitori ad identificare investimenti nelle imprese sociali stesse. Ci sono poi fondi europei del PNRR e Italia Economia sociale  che è un incentivo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy rivolto alle imprese che svolgono attività di utilità sociale e di interesse generale, la cui gestione è affidata ad Invitalia.  Inoltre, nell’ambito della componente EaSI del FSEPlus è aperto un bando per progetti di innovazione sociale che cofinanzia progetti mirati a sviluppare servizi di intelligence sulla performance di impatto che scade il 4 luglio 2024. L’obiettivo del bando è promuovere l’offerta di servizi avanzati di capacità di dati, la realizzazione di strumenti e pratiche di gestione dell’impatto a favore di realtà a finalità sociale come imprese sociali, enti dell’economia sociale, start up sociali per accrescere e migliorare la loro capacità di investimento a impatto sociale. Il bando ha un importo di quattro milioni e mezzo di euro. 






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