Pillole d'Europa
FONDI PER LA MUSICA, CONTRO LA VIOLENZA E PER PROGETTI DI REALTA’ VIRTUALE
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
Domanda: ci sono fondi europei per la musica? Miranda Russo
Risposta: sì, ad esempio è aperto il terzo bando del progetto europeo LiveMx, finanziato dal programma Europa Creativa con il bando “Music Moves Europe”. Vengono cofinanziati progetti atti a promuovere lo sviluppo di un settore musicale più diversificato e sostenibile concepiti per rispondere ad esigenze specifiche dell'ecosistema musicale europeo. La scadenza è il 6 gennaio 2025. Il bando ha un budget che ammonta a un milione di euro. Possono essere cofinanziati progetti che aiutino a sviluppare l’esportazione della musica attraverso la co-creazione; a promuovere nuova musica e artisti all’estero in modo innovativo; a sviluppare reti professionali e conoscere i nuovi mercati favorendo l’esportazione di musiche di qualità europee; progetti a supporto di locali di musica dal vivo e di associazioni di musica dal vivo che puntino a sviluppare la circolazione degli artisti in Unione Europea, sviluppare soluzioni ecologiche adatte al settore della musica dal vivo; sviluppare nuove strategie per il pubblico. Inoltre possono essere cofinanziati progetti atti a potenziare la circolazione e interazione digitale per l’esportazione di musica che utilizzi tecnologia digitale; progetti per adattare, testare o implementare soluzioni digitali esistenti nel settore musicale; per formare i professionisti del settore musicale europeo sull'uso di soluzioni digitali per affrontare le sfide identificate; per proporre format per una comprensione più approfondita delle sfide specifiche del settore musicale che possano essere risolte attraverso approcci digitali-tecnologici; progetti di sviluppo di soluzioni innovative. Ogni progetto deve essere presentato da un soggetto singolo che può essere una pmi, mid cap, un’organizzazione pubblica o privata con personalità giuridica, con sede legale in uno degli Stati dell’Unione Europea o in uno Stato extra-EU ammissibili al programma Europa Creativa. I progetti selezionati potranno ottenere da un minimo di 20mila ad un massimo di 60mila euro. Il bando ha un importo di un milione e 20mila euro. Tra le iniziative di qualità c’è un evento con il coro Montrouge e la Associazione Musical Mente APS di Bergamo, che si terrà a Milano il 13 dicembre alle 21 al Teatro Fontana, per raccolta fondi per l’associazione nazionale miastenia, di cui è presidente il dott. Renato Mantegazza, che è pure presidente del comitato scientifico della associazione europea miastenia. Il referente del coro spiega che l’associazione musicale è convinta che la musica sia un potente veicolo di comunicazione e un mezzo per connettere persone di tutte le età e provenienze, ecco perché Musical Mente si dedica alla creazione di progetti educativi, culturali e sociali, con particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani talenti. “La musica unisce e,” dice il dott. Renato Mantegazza, presidente di AIM (www.miastenia.it), ”Il coro Montrouge Singers nasce nel 2015 nel quartiere di Monterosso con l’intento di dare la possibilità agli abitanti di condividere in modo coinvolgente la passione per la musica. Il percorso corale è strutturato in modo da sposare la dimensione tecnica dell’apprendimento musicale/vocale alla promozione relazionale tra i partecipanti e sul territorio. Noi come AIM teniamo molto al legame con il territorio e al dialogo costante con malati di miastenia e loro familiari. L’evento del 13 dicembre ci consentirà di proseguire progetti di ricerca europei. Ad oggi il repertorio standard prevede brani polifonici fino a cinque voci con arrangiamenti su misura; il coro ha all’attivo inoltre diverse esecuzioni dei suddetti con la partecipazione di un ensemble strumentale o di un’orchestra”.
Domanda: si parla tanto di combattere la violenza contro le donne, ma l’Unione europea cosa fa? Erminia Bassari
Risposta: Con la strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025 l'Unione europea si è impegnata a prevenire e a lottare contro la violenza di genere. A maggio 2024 l'Unione europea ha adottato la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, il cui scopo è fornire un quadro giuridico generale in grado di prevenire e combattere efficacemente la violenza contro le donne e la violenza domestica in tutta l'Unione europea introducendo la definizione di taluni reati (violenza online, mutilazione genitale femminile, matrimonio forzato), aumentando la protezione e l'assistenza alle vittime, agevolando loro l'accesso alla giustizia e migliorando la prevenzione, la raccolta di dati, il coordinamento e la cooperazione. Nell’ottobre 2023 l'Unione europea ha aderito alla convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, altrimenti detta "convenzione di Istanbul", la quale costituisce il più ambizioso atto giuridico internazionale che imponga obblighi vincolanti per prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze. Parallelamente la Commissione europea ha già realizzato la maggior parte delle azioni contemplate nella strategia dell'UE sui diritti delle vittime (2020-2025), il cui obiettivo è fare sì che nell'UE tutte le vittime possano godere pienamente dei diritti loro riconosciuti dal diritto dell'UE. A luglio 2023 la Commissione europea ha adottato la proposta di direttiva recante modifica della direttiva del 2012 sui diritti delle vittime al fine di rafforzare in tutta l'Unione europea i diritti di tutte le vittime di reato. Sono stati cofinanziati diversi progetti europei per tutelare le donne vittime di violenza e progetti per migliorare il raccordo tra forze dell’ordine e realtà di assistenza territoriali e progetti in rete con programmi comunitari quali Daphne e CERV. La Commissione europea finanzia progetti e organizzazioni per contrastare la violenza di genere tramite il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori. 23 milioni di euro sono messi a disposizione nel 2025 nell'ambito della sezione DAPHNE per sostenere sia azioni transnazionali volte a contrastare e prevenire la violenza sui bambini e la violenza di genere nella sfera domestica e nelle relazioni intime, sia interventi di protezione e assistenza alle vittime di violenza di genere, compresi sistemi di protezione dell'infanzia. A livello internazionale, il piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia (2020-2024) e il piano d'azione dell'UE sulla parità di genere e l'emancipazione femminile nell'azione esterna per il periodo 2021-2025 (GAP III), per cui è stata disposta la proroga fino al 2027, rappresentano il quadro ambizioso dell'Unione europea per realizzare progressi in materia di parità di genere ed emancipazione femminile. In qualità di co-leader del gruppo d'azione sulla violenza di genere del Forum "Generazione uguaglianza" l'UE continuerà ad impegnarsi per contrastare la violenza di genere in tutto il mondo. A sei anni dall'avvio la fase iniziale dell'iniziativa Spotlight è stata attuata integralmente in cinque regioni. Il successo riscosso ha fatto sì che l'iniziativa fosse selezionata fra le dodici "iniziative ad alto impatto" per il suo effetto trasversale a tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Con l'avvio della prossima fase dell'iniziativa l'UE continuerà a investire nella prevenzione della violenza di genere sul piano mondiale. Sono stati cofinanziati anche progetti per la tutela delle donne anche in Stati extraeuropei e contro ad esempio l’infibulazione, le mutilazioni genitali femminili, lo sfruttamento e la tratta delle donne, i matrimoni con minori forzati.
Domanda: siamo una start up e ci occupiamo di realtà virtuale, ci sono fondi europei per noi? Mirko Gusponio
Risposta: sì. Ad esempio è aperto un nuovo bando che cofinanzia progetti che incoraggino la cooperazione tra gli attori di diversi settori culturali e creativi, incluso l’audiovisivo, a ideare e testare soluzioni innovative aventi un potenziale impatto positivo a lungo termine su più settori culturali e creativi. Il bando nasce anche dall’esigenza di consentire al settore audiovisivo europeo e ad altri settori culturali di adattarsi e cogliere le opportunità offerte dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle applicazione legate allo sviluppo della realtà virtuale in tutte le sue forme e tecnologie in avanzamento. Possono essere cofinanziati pertanto progetti di ideazione, sviluppo e/o diffusione di strumenti, modelli e soluzioni innovativi applicabili al settore audiovisivo e ad altri settori culturali e creativi, con un elevato potenziale di replicabilità in questi settori. I progetti possono riguardare l’utilizzo della realtà virtuale per la promozione di contenuti europei, il rinnovamento del pubblico e la competitività delle industrie europee dei contenuti; lo sviluppo di strumenti di business innovativi per la produzione, il finanziamento, la distribuzione o la promozione abilitati o potenziati dalle nuove tecnologie (AI, big data, blockchain, Metaverso, Mondi Virtuali, NFT, etc.). Ogni progetto deve durare massimo ventiquattro mesi. Possono aderire persone giuridiche, pubbliche e private, quali pmi, mid cap, grandi imprese, enti di ricerca, università, associazioni professionali con sede legale in uno degli Stati dell’Unione Europea o in altri Stati extracomunitari che sono ammessi al programma Europa Creativa, organizzazioni dei settori culturali e creativi, aziende tecnologiche, start-up ed è incoraggiata la partecipazione di incubatori e acceleratori di imprese. Ogni progetto approvato può ottenere una copertura costi sino al settanta per cento.