Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
GENOMICA E DIRITTI, FONDI CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
dott. Renato Mantegazza, presidente AIM con Romina Gibertoni, segr. AIM

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

 In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com


Domanda: ci sono progetti e fondi europei sulla genomica con approcci similari? Matilede Fucca
Risposta:
ci sono fondi e progetti europei di ricerca sulla genomica ad esempio con il programma di ricerca Horizon e ora Horizon Europe. C’è inoltre il Piano Nazionale della Genomica che afferma che sono tre i gruppi di patologie che beneficeranno dell’evoluzione medico scientifica della genomica: le malattie rare, l’oncologia - inclusi i tumori rari - e le malattie complesse. È chiaro quindi come le scienze omiche, intrinsecamente legate alla figura del genetista, abbiano, e avranno sempre più, un ruolo centrale. OMaR-Osservatorio Malattie Rare e SIGU-Società Italiana di Genetica Umana, consapevoli dell’impatto della genomica sulla popolazione e sul sistema sanitario, nonché dell’ormai centrale ruolo del genetista, hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa volto a fare divulgazione e sensibilizzazione su questi temi tra la popolazione generale e verso le istituzioni. Da questo comune intento è scaturito il convegno online “Prevenzione e diagnosi ai tempi della genomica. Il nuovo ruolo del genetista nelle malattie rare e genetiche” che ha visto confrontars diverse figure tra medici e ricercatori, associazioni di pazienti e rappresentanti delle Istituzioni.     Le scienze omiche toccano la prevenzione, la diagnosi e l’intero percorso di presa in carico di una fetta crescente di popolazione. Sono grandi opportunità, ma implicano la necessità di un’adeguata organizzazione sanitaria, di una riflessione su alcuni aspetti etici e di una corretta comunicazione, sia verso la popolazione che verso le Istituzioni sia a livello nazionale che europeo. L’integrazione del sequenziamento del genoma nella medicina moderna è un passo cruciale nell’evoluzione dell’assistenza sanitaria e si sta lavorando a livello europeo per definire un punteggio di rischio poligenico (PRS, Polygenic Risk Score) per le diverse patologie, nelle rare come in oncologia e per continuare a sequenziare, classificare e stratificare. Per farlo occorrono una infrastruttura digitale e di archiviazione dei dati adeguata; una raccolta che garantisca l’interoperabilità dei dati in modo veloce; regole chiare e condivise: il tutto affinché, partendo dal genoma della singola persona, si possa portare un vantaggio diagnostico terapeutico al paziente stesso. Ci sono pertanto i progetti e i bandi del programma EU4HEALTH e  del programma Europa Digitale che vanno anche in questa direzione con linee comuni condivise dalla comunità scientifica europea. Tra le associazioni più attive a livello europeo c’è l’associazione italiana miastenia e il dott. Renato Mantegazza, presidente sottolinea: ”Facciamo parte degli European Reference Network in cui cooperano medici, ricercatori, associazioni di pazienti anche nella stesura di protocolli di cura e per valutare  e monitorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro caregivers; facciamo progetti di ricerca europei e solo collaborando ad un registro sanitario ad esempio per la miastenia e altre patologie rare si potranno migliorare studi e ricerche, oltre che diagnosi e percorsi terapeutici innovativi e personalizzati”.

Domanda : ho una azienda alimentare ci sono bandi europei contro lo spreco alimentare? Andrea Ruffio
Risposta:
sì. E’ aperto un bando gestito dall’Agenzia europea per la salute e il digitale (HADEA) nel quadro del Programma per il mercato unico (SMP) con l’obiettivo di contrastare lo spreco alimentare da parte dei consumatori. Il bando sostiene gli stakeholder del settore nell'adozione di azioni volte a contrastare gli sprechi alimentari dei consumatori (sia in casa sia fuori casa, ad esempio in scuole, mense, ristoranti etc.) e cofinanzia progetti inerenti ad esempio interventi di cambiamento comportamentale (ad es. per stimolare la prevenzione dello spreco alimentare a livello dei consumatori come strumenti e suggerimenti specifici per le famiglie e per i servizi di ristorazione, programmi di coaching, ecc.); progetti di istruzione e formazione (ad es. programmi scolastici, formazione del personale e azioni nelle mense scolastiche); progetti di campagne di sensibilizzazione (su scala locale, regionale o nazionale); progetti per lo sviluppo di strumenti e soluzioni di misurazione e rendicontazione per prevenire lo spreco alimentare a livello di consumo (ad es. applicazioni mobili e altri strumenti di monitoraggio oltre all'auto-reporting); studi, raccolta dati e azioni sperimentali che possano ampliare la base di prove per gli interventi di prevenzione dello spreco alimentare dei consumatori (ad es. studi sulla segmentazione del pubblico per personalizzare e mirare meglio le azioni). Ogni progetto approvato deve durare tra i diciotto e i ventiquattro mesi e potrà ottenere al massimo la copertura sino al cinquanta per cento dei costi ammissibili dal bando e un importo variabile tra i centomila e i trecentomila euro. Possono partecipare pmi, midcap, enti di formazione, cooperative, associazioni di consumatori, pubblica amministrazione, enti locali, ong, scuole, università  e altre realtà dell’istruzione e della formazione.  Il bando ha un importo totale di quattro milioni di euro. 

 
 






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