Pillole d'Europa
PROGETTI PER DONAZIONI DI SANGUE, MIASTENIA, MICROPLASTICHE E RICERCA
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: mancano donatori di sangue, in Unione europea si cerca di incentivarle? Nandina Caffaro
Risposta: in Unione europea si cerca di sensibilizzare alle donazioni in quanto le donazioni di sangue e dei suoi componenti (globuli rossi, piastrine e plasma) agevolano un'ampia gamma di terapie indispensabili e spesso salvavita. “Le trasfusioni di sangue sono essenziali in caso di traumi o interventi chirurgici delicati e si rivelano spesso necessarie nella gestione di malattie tumorali o per il trattamento di malattie ereditarie croniche del sangue, come la talassemia,” dice il dott. Renato Dal Compare, presidente della associazione HSOS Donatori di sangue Ospedale Sacco, che di recente ha organizzato un evento per sensibilizzare alle donazioni con oltre 150 persone presenti al suo compleanno con numerosi e valenti artisti di fama presenti,” Le donazioni di plasma, un componente del sangue, possono anche essere utilizzate per la produzione di medicinali, ad esempio immunoglobuline o fattori coagulanti. La fabbricazione di questi prodotti è soggetta alla legislazione farmaceutica, mentre la donazione, la raccolta e il controllo del plasma sono disciplinati dalla legislazione sul sangue. La disponibilità del sangue e dei suoi componenti dipende dalla volontà dei cittadini di donare il sangue. Può donare sangue la maggior parte delle persone in buona salute. La nostra associazione è molto attiva”. Nel campo delle sostanze di origine umana, la Commissione europea eroga finanziamenti prevalentemente per progetti o azioni comuni con le autorità nazionali. Le azioni puntano a sostenere il mandato dell'UE in materia di sicurezza e qualità, ma possono anche promuovere altre priorità strategiche, come migliorare la disponibilità di sostanze di origine umana o l'efficienza dei sistemi sanitari che sostengono la donazione e l'approvvigionamento. Ci sono diversi progetti europei cofinanziati ad esempio il progetto EGALiTE (2022-2025) per migliorare la capacità delle organizzazioni SoHO di rispondere durante le crisi, per garantire la fornitura di SoHO essenziali e per definire programmi di assistenza tecnica legati al settore dei tessuti e delle cellule; e il progetto europeo ReaderSHip (2023-2025) per delineare modelli organizzativi per il supporto amministrativo e legale per l'uso di SoHO negli ospedali dell'UE e per sviluppare raccomandazioni e documenti di orientamento sulla gestione organizzativa ottimale di SoHO negli ospedali.
Domanda: un mio parente ha la miastenia, ci sono azioni europee per la miastenia? Enrico Giustino
Risposta: sì. Nel mese dedicato alla consapevolezza sulle malattie autoimmuni, "AII United for MG" esorta i cittadini di tutta l’Unione Europea a unirsi per promuovere un cambiamento positivo e migliorare l'approccio nei confronti della gestione della Miastenia Gravis. “AII United for MG lancia ufficialmente una petizione europea per rafforzare i diritti per i pazienti e per chi li assiste, offrire una maggiore assistenza sanitaria e garantire una migliore qualità di vita,” spiega il dott. Renato Mantegazza, presidente della associazione italiana miastenia (www.miastenia.it);” noi, come associazione, facciamo parte di All United for Miastenia Gravis ed è unaa coalizione che unisce pazienti affetti da Miastenia Gravis (MG) ed è stata fondata nel 2023 per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa malattia rara autoimmune e garantire il diritto dei pazienti a una qualità di vita migliore”. La petizione vuole portare dei cambiamenti reali nella comunità della Miastenia Gravis e in quella delle malattie rare in generale, chiedendo alla Commissione europea un piano rinnovato per tutte. Dalla sua fondazione nel 2023, All Unitedfor MG ha fatto da cassa di risonanza per dare voce ai pazienti affetti da Miastenia Gravis generalizzata (MGg) in tutta l’Unione Europea. “La Call to Action, lanciata grazie al supporto dei parlamentari europei Tomislav Sokol e lstvan Ujhelyi nel giugno 2023 durante la prima Giornata della Miastenia Gravis,” dice il dott. Renato Mantegazza, presidente di AIM,” contiene sei proposte politiche attuabili per migliorare la conoscenza, la diagnosi e il trattamento della Miastenia Gravis (MG) e di altre malattie rare. Queste raccomandazioni sono state sostenute da oltre 30 rappresentanti istituzionali, tra cui 11 membri del Parlamento europeo, operatori sanitari e gruppi di difesa dei pazienti (PAG). Al/ United for MG intensifica i propri sforzi e cerca il sostegno di tutti i cittadini europei lanciando su change.org una petizione per incoraggiare l'opinione pubblica a sostenere e promuovere cambiamenti reali nella gestione dell'assistenza alle malattie rare, in particolare per la Miastenia Gravis generalizzata (MGg). L'obiettivo è raccogliere tra le 5.000 e le 10.000 firme in vista della prossima Giornata Mondiale dedicata alla Miastenia Gravis, prevista per il 2 giugno 2024, e delle elezioni europee”. La MGg è riconosciuta come una rara malattia autoimmune cronica che impone sfide notevoli alla maggior parte degli individui colpiti. Provoca sintomi fisici complessi e cronici che indeboliscono i muscoli del corpo e può essere potenzialmente pericolosa per la vita: colpisce le espressioni facciali, la vista, il linguaggio, e causa difficoltà nel masticare, deglutire e respirare, oltre a rendere i movimenti quotidiani faticosi e impegnativi. Proprio perché rara, la diagnosi della malattia risulta essere difficile e lunga. Per sostenere l'iniziativa e aderire alla petizione online basta accedere a questo link e lasciare la propria firma: https://www.change.org/AIIUnitedforMG.
Domanda : cosa sta facendo la Commissione europea per il problema delle microplastiche nelle acque? Marisa Longhi
Risposta: la Commissione europea ha adottato una metodologia standardizzata per misurare la presenza di microplastiche nell'acqua e un atto delegato per garantire il riutilizzo sicuro delle acque reflue trattate per l'irrigazione agricola. Queste due nuove misure contribuiranno a rafforzare la resilienza idrica e a migliorare la qualità e la quantità di acqua in tutta l'Unione Europea. Questa metodologia armonizzata e standardizzata aiuterà gli Stati membri a raccogliere informazioni sulla presenza di microplastiche nella propria catena di approvvigionamento idrico. Ciò renderà il confronto e l'interpretazione dei risultati ottenuti più facili rispetto alla situazione attuale in cui gli Stati membri utilizzano metodi differenti. La normativa sul riutilizzo delle acque chiarisce la procedura che le autorità nazionali dovranno seguire per gestire in modo proattivo i rischi connessi all'uso delle acque reflue per l’irrigazione. Si tratta in particolare di individuare tali rischi. Queste nuove norme relative alle acque si aggiungono a un avviso pubblicato all'inizio di questa settimana per aiutare gli Stati membri a definire il "buono stato ecologico" degli oceani. Ciò aiuterà in particolare gli Stati membri dell’Unione europea a sostenere gli attori economici nell'uso sostenibile del mare, evitando al contempo danni significativi o irreversibili alla vita o agli habitat marini. Inoltre la Commissione europea ha attivato misure che limitano l'aggiunta intenzionale di microplastiche a prodotti disciplinati dalla legislazione REACH dell'UE sulle sostanze chimiche. Con queste nuove norme, che impediscono il rilascio nell'ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche, è vietata la vendita di microplastiche in quanto tali e di prodotti contenenti microplastiche aggiunte intenzionalmente e che liberano microplastiche quando utilizzati. Nei casi debitamente giustificati si applicheranno deroghe e periodi transitori per consentire agli interessati di adeguarsi alle nuove norme. La restrizione adottata si basa su un'ampia definizione di microplastiche, in cui rientrano tutte le particelle di polimeri sintetici inferiori a cinque millimetri che siano organiche, insolubili e resistenti alla degradazione. L'obiettivo è ridurre le emissioni di microplastiche intenzionali dal maggior numero possibile di prodotti. Fra i prodotti comuni interessati da questa restrizione vi sono il materiale granulare da intaso utilizzato per le superfici sportive artificiali, che costituisce la principale fonte di microplastiche utilizzate intenzionalmente nell'ambiente; i cosmetici, nel cui ambito le microplastiche sono utilizzate per molteplici scopi, quali l'esfoliazione (micrograni) o l'ottenimento di una specifica consistenza, fragranza o colore; detergenti, ammorbidenti per tessuti, glitter, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, giocattoli, medicinali e dispositivi medici eccetera.
Domanda: ho una piccola impresa messa in difficoltà dalla guerra in Ucraina, ci sono dei fondi europei per noi? Ludovico Salerno
Risposta: sì. La Commissione europea inoltre di recente ha approvato un regime italiano da 750 milioni di euro proprio a sostegno delle piccole e medie imprese e delle imprese a media capitalizzazione nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina. Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, a sostegno di misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. Nell'ambito del regime, gli aiuti assumeranno la forma di garanzie statali a sostegno delle pmi e delle imprese a media capitalizzazione colpite dalla crisi energetica, in modo da garantire che i beneficiari abbiano accesso a una liquidità finanziaria sufficiente. Un regime analogo era stato approvato dalla Commissione il 29 luglio 2022 (SA.103403), prorogato il 20 dicembre 2022 (SA.105124) e terminato il 31 dicembre 2023. La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, la garanzia non supererà 280mila euro per impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli, 335mila euro per impresa attiva nei settori della pesca e dell'acquacoltura e 2 milioni di euro per impresa attiva in qualunque altro settore; sarà concessa entro il 30 giugno 2024. Il “Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina”, con una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro, è finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto, a favore delle piccole e medie imprese nazionali che hanno subìto ripercussioni economiche negative derivanti dal conflitto in Ucraina. Il fondo era stato istituito dal DL del 17 maggio 2022, n. 50 (art. 18, c.1), convertito con modifiche dalla Legge del 16 luglio 2022, n. 91, elargito tramite Invitalia. Inoltre sempre a favore delle pmi si segnala il bando aperto dell’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’Unione europea (EUIPO) per l'assegnazione di voucher destinati alle PMI per tutelare i loro diritti di proprietà intellettuale. Il bando è sostenuto dal Fondo per le pmi 2022-2024, un’iniziativa finanziata dal Programma per il mercato unico europeo e gestita da EUIPO per rispondere alla necessità di rendere i servizi di proprietà intellettuale (PI) più accessibili alle piccole imprese e sostenere la competitività delle PMI attraverso un migliore utilizzo e protezione della loro proprietà intellettuale.