Pillole d'Europa

RICERCA E SPAZIO, SICUREZZA PER IL TRAFFICO FERROVIARIO, LONG COVID

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

Domanda: in un mondo pieno di guerre ci sono strategie per lo Spazio in Unione europea e contro la congestione di satelliti in orbita e per migliorare il traffico ferroviario ? Ludovico Pratelli
Risposta
: sì. Dall’inizio della corsa allo Spazio sono stati effettuati oltre 6.700 lanci, che hanno messo in orbita 19.160 satelliti, 10.100 dei quali attualmente operativi. La quantità di satelliti e di detriti nello Spazio è in costante aumento, il che determina una congestione che mette in pericolo la sicurezza delle risorse spaziali dell’Unione europea. Se ne è parlato anche alla conferenza stampa MMoP (Meeting of Ministers and Members of Parliaments) IAC 2024 tenutasi domenica 13 ottobre a Milano e organizzata dalla IAF (International Astronautical Federation) al Pirellone. Il ministro Adolfo Urso ha evidenziato il ruolo dell’Italia nella Strategia spaziale europea, ha menzionato la legge sullo Spazio in elaborazione entro fine 2024,  ha spiegato l’importanza di una space economy con sinergie tra pubblico e privato, ha parlato di sicurezza e della necessità di una regolamentazione condivisa a livello internazionale ed europeo sullo Spazio; inoltre ha spiegato che saranno previste delle quote per le pmi nello Spazio, e ha sottolineato il lavoro continuo per trovare sinergie; ha ricordato l’accordo trilaterale del novembre 2022; i rilevanti fondi destinati agli investimenti aerospaziali (7,3 miliardi di euro sino al 2026) e i tredici distretti italiani coinvolti; ha evidenziato come l’Italia intenda cooperare ad esempio con la neocostituita agenzia spaziale africana e in particolare con il Kenya nel fare corsi di addestramento per astronauti africani con il centro spaziale Luigi Broglio di Malindi. Nel 2022, il Consiglio Ministeriale ha approvato un bilancio pari a 16,9 miliardi di euro. L’Italia si è impegnata con circa 3 miliardi di euro, pari al 18.2% del contributo globale degli Stati Membri, posizionandosi al terzo posto dopo Germania e Francia per i programmi obbligatori, e al primo posto come contributore per i programmi opzionali, focalizzati su osservazione della terra, esplorazione spaziale, trasporto spaziale. L’Italia ha la leadership  del programma di esplorazione marziana, ExoMars, che permetterà all’Europa di atterrare su Marte e che è ripartito dopo l’interruzione della collaborazione con la Federazione russa, in conseguenza dell’ aggressione all’Ucraina. L’Italia ha inoltre sottoscritto l’avvio del programma Moonlight, per la creazione di servizi lunari di comunicazione e navigazione (Lunar Communications and Navigation Services, LCNS) e le relative infrastrutture. Fra le priorità dell’Italia si annovera anche quella del Trasporto spaziale, con il programma relativo al lanciatore Vega  che supporta sia attività di miglioramento dell’attuale versione “Vega C”, sia la continuazione dello sviluppo di “Vega E”. Nel settore dell’Osservazione della Terra,  l’Italia svolge un ruolo guida, a livello europeo e internazionale, attraverso la partecipazione industriale al Programma Copernicus e al programma Future EO, che prepara alle prossime missioni e sviluppa i nuovi strumenti tecnologici di osservazione europei. L’italiana Simonetta Cheli dirige il Programma ESA su Osservazione della Terra e il centro ESA ESRIN  di Frascati. Alla conferenza stampa erano presenti anche Dominique TILMANS, IAF Bureau,  Chair of Switch to Space , Chair of Eurisy, Special Advisor to the President, International Aeronautical Federation, membro del board Telespazio Belgium, e l’on.  Zeynep Yildiz, membro della Grande Assemblea nazionale della Turchia, oltre al deputato Andrea Mascaretti, presidente dell’Intergruppo parlamentare italiano sulla Space Economy. Il Congresso Astronautico Internazionale IAC 2024 evidenzia gli investimenti nel settore Spazio, i passi avanti sul tema  sicurezza e sostenibilità. Numerose le sessioni su come investire nel settore, sfruttare nuove capacità commerciali e diverse le innovazioni presentate. Un rilevante briefing sugli investimenti nello Spazio ha interessato aziende, centri di ricerca, ma anche fondazioni, enti e politici; un panel sugli investimenti privati giovedì riscuote molto interesse. Dominique Tilmans ha evidenziato come da sempre lei ritenga strategico il settore spaziale e attivare politiche condivise. Al congresso anche una sessione economica con un focus sulle operazioni spaziali sostenibili e sul ruolo dei governi nello stimolare lo sviluppo economico sostenibile sia nello spazio che sulla terra. Democrazia, libertà e pace si difendono anche mettendo in connessione tutte le persone dello spazio: “Connecting all Space People” come dice il motto della IAF. In Regione Lombardia il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani ha ribadito : “Risorse e nuove partnership con i privati sono essenziali per cogliere tutte le opportunità della Space Economy. Consolidare la capacità aerospaziale del nostro Paese e, più in generale, dell’Europa e dell’Occidente significa creare una cornice di sicurezza stabile per i nostri sistemi democratici” ed ha aperto a Palazzo Pirelli i lavori del 14° “International Meeting” della IAF, la Federazione astronautica internazionale alla quale aderiscono le organizzazioni attive nel settore spaziale con 513 membri appartenenti a 77 nazioni. La IAF ha come scopo proprio quello di promuovere la ricerca spaziale, lo sviluppo e l’applicazione di attività spaziali per scopi pacifici, battendosi per dimostrare alla società i benefici sulla qualità della vita derivanti dalle attività relative allo spazio. L’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) è membro IAF dal 1989 ed era presente alla conferenza stampa anche Teodoro Valente, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) . Nel marzo 2023 il Consiglio ha adottato un regolamento relativo al programma dell'UE per una connettività sicura per il periodo 2023-2027. Il programma mira a far sì che l'Unione europea disponga di una propria costellazione di satelliti denominata "IRIS²" (infrastruttura per la resilienza, l'interconnettività e la sicurezza via satellite), che fornirà servizi di comunicazione ultraveloci e altamente sicuri entro il 2027. Il 10 giugno 2022 i ministri UE per lo Spazio hanno adottato conclusioni sulla gestione del traffico spaziale in cui si sottolinea l'importanza di rafforzare le capacità dell'UE in materia di sorveglianza dello spazio e tracciamento degli oggetti in orbita e si incoraggia il coordinamento della legislazione dell'UE. Il 23 maggio 2023 il Consiglio ha adottato conclusioni sul tema "Uso equo e sostenibile dello spazio", che comprendono la richiesta di un approccio europeo alla gestione del traffico spaziale in un momento in cui le orbite sono sempre più congestionate da oggetti spaziali. L'8 dicembre 2023 il Consiglio ha adottato conclusioni sullo stato dei lavori in materia di gestione del traffico spaziale, sottolineando l'urgente necessità di un approccio comune al riguardo al fine di garantire una politica spaziale europea sicura e sostenibile. Le conclusioni sottolineano inoltre l'importanza di tenere conto delle esigenze sia civili che militari in materia di gestione del traffico spaziale e del ruolo del sistema di sorveglianza dello spazio e tracciamento dell'UE. L’Unione europea ha istituito un’agenzia incaricata di massimizzare il ritorno sugli investimenti europei nei sistemi satellitari globali di navigazione (GNSS) in termini di vantaggi per gli utenti, crescita economica e competitività. Per il settore ferroviario Le menziono il  progetto, denominato ERSAT, è parte di ERTMS (European Rail Traffic Management System) un'iniziativa dell'Unione Europea per integrare le diverse reti ferroviare nazionali in un sistema coerente su scala europea. Consentirà alle tecnologie satellitari di essere certificate per l'uso e al fine di incrementare l'efficienza del sistema, tagliando costi e utilizzo di elettricità, e riducendo in tal modo le emissioni di carbonio. Il progetto ERSAT è attuato in coordinamento con l'Agenzia Spaziale Italiana, con il supporto dell'ESA, e con il contributo dell'Agenzia Europea dei Sistemi di Navigazione Globale Satellitare dell'Unione Europea.


Domanda: in Unione Europea non coinvolgono mai gli utenti quando si parla di Spazio? Valentina Presso
Risposta:
In verità si è svolta di recente la sesta edizione della “User Consultation Platform”, nell’ambito del Congresso Astronautico Internazionale (14-18 ottobre a Milano). La User Consultation Platform è un evento annuale che coinvolge oltre trecento utenti del Programma spaziale europeo. L’obiettivo è promuovere l’uso dei dati e servizi spaziali in diversi settori economici. In questa edizione i partecipanti si sono confrontati in dodici workshop tematici su vari ambiti tra cui  gestione delle emergenze, sanità, sviluppo urbano e patrimonio culturale, mare e pesca, energia e materie prime, assicurazioni e finanza, aviazione, veicoli aerei senza pilota e gestione delle infrastrutture. Per il Programma spaziale dell'Unione Europea alla conferenza stampa erano presenti Christoph Kautz (Direttore per la Navigazione Satellitare e l'Osservazione della Terra, Commissione europea); Rodrigo da Costa (Direttore Esecutivo, EUSPA); Fiammetta Diani (Capo del Dipartimento Mercato Downstream e Innovazione, EUSPA); mentre per gli utenti del Programma erano presenti Patrizio Vanni (ENAV S.p.A); Tom Southall (International Association of Marine Aids to Navigation and Lighthouse Authorities); Anthony Credoz (Total Energies); Alice Legrix de la Salle (Axa Climate).


Domanda: come mai non si parla quasi più di covid, non ci sono progetti europei sul long covid? Paolo Vaccero 
Risposta
: Le segnalo il progetto europeo “Orchestra”, che punta ad aumentare una risposta comune ed efficace alla pandemia di Sars-Cov-2 e che è giunto al termine. Il progetto di ricerca era coordinato dalla divisione Malattie infettive dell’Università di Verona, ha riunito scienziati di trentasette diverse istituzioni, partner di quattordici Stati per fornire dati necessari a supportare la gestione e il controllo della pandemia di Covid-19. L'incontro finale si è tenuto a Verona il 7 e 8 ottobre presso Palazzo Giusti. 
Lanciato nel 2020, il progetto Orchestra è stato finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea con una sovvenzione di trenta milioni di euro ed ha ottenuto risultati concreti nella lotta al “Long Covid”, termine con cui viene definita la condizione per riferirsi al conseguenze a lungo termine prodotte dopo aver contratto il virus. E’ stata effettuata un’analisi completa che ha coinvolto oltre settemila pazienti con casi di covid-19 da lievi a gravi provenienti da cinquanta centri europei, il che ha consentito a Orchestra di mappare, con precisione, il legame tra varianti del virus e condizioni cliniche specifiche. Gli scienziati hanno identificato quattro sottotipi clinici distinti di Long Covid e sono stati in grado di definire le caratteristiche dei pazienti a rischio. Il progetto ha inoltre dimostrato l’efficacia di vaccini e anticorpi monoclonali nel ridurre di oltre l’80 per cento il rischio di Long Covid monitorando al contempo il rischio di resistenza a queste terapie, in particolare nei pazienti fragili con patologie neoplastiche ematologiche.