Pillole d'Europa

TOPONOMASTICA FEMMINILE, PENSIONI, DIRITTI LGBTIQ, ICT E INQUINAMENTO

Boschiero Cinzia

Domanda: sono un operatore sanitario e mi pare che ci stiano vessando anche per le pensioni, non ci sono realtà che si occupano di tutelare le nostre pensioni a livello europeo? Andreina Fusco

Risposta : sì. Le segnalo che Confedir e FEDER.S.P.eV. sono due realtà che sono molto attive nel settore sanitario per le tutele del lavoro, delle pensioni a livello nazionale ed europeo. Hanno fatto una diffida legale come FEDER.S.P.eV. per impedire la selezione dei pazienti per l’accesso alle terapie intensive proposta ad altri soggetti ugualmente da loro diffidati. Il presidente di FEDER.S.P.eV. e segr. nazionale di Confedir prof. Michele Poerio ha spiegato che si battono per la rivalutazione delle pensioni, per la tutela dei lavoratori, degli over 65 e anche le pensioni dei giovani per le quali ritengono fondamentale attivare una pensione complementare vita la precarietà lavorativa e nuovi sistemi di tutela previdenziale più equi. Inoltre hanno attivato un fondo a supporto delle famiglie delle vittime di medici e operatori sanitari dovute al covid 19, e si battono per un sistema pensionistico che utilizzi al meglio anche i fondi europei,  quali il Mes sanitario, il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), il Meccanismo di sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP), l’Assistenza macrofinanziaria (AMF) e lo Strumento europeo di sostegno temporaneo contro la disoccupazione (SURE).

Domanda: per la miastenia ci sono dei nuovi studi europei che coinvolgano anche i caregivers per caso? Michele De Filippi

Risposta: Sì.  Ci sono degli studi europei e internazionali della associazione nazionale miastenia AIM (www.miastenia.it) di cui è presidente il dott. Renato Mantegazza e che di recente ha realizzato anche una app utile per i pazienti gratuita e una app per i caregivers. I dati raccolti con le app servono per uno studio di esperti europei ed internazionali sulla qualità di vita  e il monitoraggio. Lo studio pensato per i caregiver, coloro che supportano le persone affette da miastenia grave è  un survey a carattere farmaco-economico che coinvolge persone di cinque Stati europei e che è stata creata al fine di comprendere l’impatto della patologia sulla vita e sul benessere di queste figure, inclusi gli operatori sanitari. La comprensione delle esigenze delle persone tramite raccolta e condivisione dei dati come avviene con l’app gratuita MyRealWorld MG  realizzata da Vitaccess e grazie al sostegno di Argenx e di nove associazioni di pazienti appartenenti a Stati diversi.  Attualmente a causa della pandemia i bisogni delle persone affette da Miastenia Grave sono aumentati e per questo motivo sull’app è stata aggiunta una sezione dedicata al coronavirus. Il Renato Mantegazza spiega che il ricorso alla telemedicina e alla teleassistenza è necessario adesso più che mai. Oltre a ciò AIM ha chiesto al Ministro della Salute e al Presidente di AIFA di poter inserire i pazienti con Miastenia Grave nell’elenco dei pazienti prioritari per le vaccinazioni e monitorerà gli sviluppi anche con la app.

 

 Domanda:  ci sono degli studi o delle iniziative di toponomastica femminile? Luisa Duccardi

Risposta: sì, la valorizzazione del ruolo delle donne passa anche attraverso una toponomastica che ricordi il loro ruolo nella storia, nella cultura, e già il 12 dicembre 2019 il Comitato economico e sociale europeo (CESE) aveva assegnato premi a cinque organizzazioni della società civile che difendono le pari opportunità per donne e uomini, sensibilizzano al potenziale e ai risultati delle donne e contribuiscono alla loro responsabilizzazione nella società e nell'economia europee. Il premio di 50mila euro era stato suddiviso tra cinque progetti vincitori. L'organizzazione italiana "Toponomastica femminile" si era aggiudicata il primo premio di 14mila euro. A Milano, che è una città europea per eccellenza, su  4250 strade (censimento 2019) , 2538 sono dedicate a uomini e solo 141 a donne. Nadia Boaretto che è la referente della associazione Toponomastica femminile a Milano sottolinea: “Posso dire che il nostro migliore risultato è la rete intessuta anche grazie a rapporti personali con la Casa delle Donne, Non Una di Meno, Unione Femminile Nazionale, Fondazione Kuliscioff, Milanosifastoria, Iris, i comitati di zona, le social street, il Comitato Milanese Acquapubblica, Donneinquota ed altre realtà territoriali perché solo unite e coinvolgendo la cittadinanza si possono scardinare situazioni di stallo nel valorizzare le donne anche nella toponomastica e Milano rispetto ad altre città italiane non ha una Commissione di toponomastica, non ha un regolamento di toponomastica”. L’associazione è relativamente giovane, è stata fondata nel 2012 da Maria Pia Ercolini, docente di geografia di Roma e da allora presidente, proprio con l’intento di restituire voce e visibilità alle donne che abbiano contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società; ha un gruppo di ricerca, edita libri, cura censimenti, sollecita le istituzioni affinché strade, piazze, giardini e spazi urbani in senso lato, siano dedicati a donne. Dal censimento toponomastico nazionale condotto dal gruppo di studio, risulta che la media di strade italiane intitolate a donne vada dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggiri sul 40%. A livello europeo non ci sono molte altre associazioni, ci sono studi, ricerche, ma anche altre città hanno poche vie dedicate a donne come la stessa europea Bruxelles.  C’è ancora molto da fare sia a livello italiano che europeo.

 

Domanda: è vero che le valute virtuali si utilizzano sempre più e anche le soluzioni di blockchain in Europa e che anche il digitale inquina parecchio? Romina Busca

   

Risposta: sì.  Le valute virtuali  inquinano in modo reale. Le  transazioni on line richiedono una enorme quantità di calcoli complessi e un utilizzo di energia che aumenta la quantità di CO2 nell’atmosfera. Recenti studi su riviste come Energy Research. & Social Science e Nature evidenziano che  nell’ultimo anno l’uso del bitcoin ha prodotto emissioni di anidride carbonica comparabili a quelle del Belgio. I bitcoin vengono scambiati attraverso una tecnologia chiamata blockchain, un archivio digitale crittografato condiviso da tutti gli utenti. Il  Cnr  da anni svolge indagini sulla complessità dei sistemi energetici e  il dispendio di energia per gli scambi da bitcoin è molto concentrato in aree dove la produzione di elettricità avviene spesso con il carbone ad esempio in Cina. Il Comitato esecutivo della Bce ha anticipato la necessità di emettere un euro digitale a tutela dei consumatori. Il consumo di anidride carbonica nella “vita in rete” diviene paragonabile a quello nella “vita reale” con molte conseguenze ambientali.  Il Green Deal europeo include anche questa problematica nel programma comunitario denominato Europa Digitale. Ad oggi l’insieme delle Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione producono il 4% dei gas serra e assorbono il 7% dell’energia, con un tasso di crescita che si avvicina al 9% annuo, derivato in larga parte dall’alto tasso di sostituzione (es. devices) .

 

Domanda: il Parlamento europeo  e progetti europei non si adoprano per tutelare i diritti degli omosessuali e contrastare la violenza di genere? Ludovico Nespoli

Risposta: sì.   Il Parlamento europeo a grande maggioranza di recente ha dichiarato l'Unione Europea "zona di libertà LGBTIQ" in risposta all'arretramento sui diritti LGBTIQ in alcuni Paesi UE, in particolare in Polonia e Ungheria. Secondo gli eurodeputati, 'le persone LGBTIQ ovunque nell'UE dovrebbero godere della libertà di vivere e mostrare pubblicamente il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere senza temere intolleranza, discriminazione o persecuzione, e le autorità a tutti i livelli di governo in tutta l'UE dovrebbero proteggere e promuovere l'uguaglianza e i diritti fondamentali di tutti, comprese le persone LGBTIQ.' In Italia l’associazione Gionata è una delle più attive nella azione e divulgazione dei diritti con incontri tra genitori cattolici di omosessuali che sono rimasti veramente allibiti dalle recenti affermazioni vaticane e hanno attivato dei gruppi di studio e iniziative con preti, gesuiti e altre rappresentanze di parrocchie che vedono nell’accoglienza il principio base di una Chiesa che sia autentica. Tra i progetti europei Le segnalo il progetto YOUTH4LOVE a cui ha partecipato anche  AFOL Metropolitana che parte da una indagine condotta sulla percezione degli adolescenti riguardo a femminilità e mascolinità, genere, ruoli, sessualità, violenza sessuale, cyberviolenza e molestie. Il progetto Youth For Love prova a sviluppare, implementare e valutare un programma educativo integrato nelle scuole superiori di quattro Stati europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania), utile tassello nella prevenzione e lotta alla violenza di genere tra gli adolescenti. Youth4Love è cofinanziato dal programma REC dell’Unione Europea ha coinvolto scuole superiori attraverso la creazione di un programma educativo integrato con gli studenti, i docenti, il personale scolastico in modo sinergico e innovativo. La violenza di genere e il rispetto della diversità, soprattutto tra gli adolescenti, è ancora sottovalutata e la prevenzione del fenomeno rimane una sfida aperta.