Sesto San Giovanni
Spaccio, 22 arrestati: la droga viaggiava sugli autobus di linea
Spaccio dal Marocco, i carabinieri di Sesto San Giovanni sgominano una rete i cui corrieri trasportavano la droga sugli autobus di linea
Spaccio, 22 arrestati: la droga viaggiava sugli autobus di linea
La droga arrivava dal Marocco, passava attraverso la Spagna, veniva stoccata in garage e rimesse in provincia di Foggia per poi essere 'diramata' nelle varie zone d'Italia, con particolare concentrazione nel nord Milano, tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. Il trasporto avveniva su autobus di linea e i corrieri viaggiavano insieme alla droga: quasi tutti marocchini, riuscivano a portare borsoni e valigie riempiti anche con 50 chili di panetti. E' quello che emerge dell'indagine dei carabinieri di Sesto San Giovanni, guidati da Cosimo Vizzino, che ha portato a eseguire ieri 22 ordinanze di custodia cautelare sotto il coordinamento della procura di Monza. Destinazione dei viaggi era l'autostazione di Milano Lambrate. E' qui che i militari hanno intercettato, con l'aiuto dei cani molecolari, alcuni degli arrestati. Dodici le persone effettivamente catturate, tra Milano, Frascati (Roma), Genova, Lecce e Campobasso; otto ancora in fuga.
Le indagini dei militari sono cominciate nel novembre di due anni fa grazie alla denuncia di una donna, che ha raccontato di essere stata accusata del furto di droga da una coppia che ospitava in casa sua. I due, un uomo e una donna (entrambi arrestati oggi) sostenevano infatti che, durante la loro permanenza in casa della 48enne a Cinisello, erano stati privati di 25 grammi di cocaina, e che avrebbero dovuto essere risarciti con 1200 euro dalla donna. Questa aveva pero' richiesto l'intervento dell'Arma, che ha quindi avviato l'inchiesta durata oltre un anno e durante la quale sono stati fatti anche 16 arresti in flagranza (8 nei confronti delle persone raggiunte oggi); oltre 100mila euro i contanti sequestrati, oltre a 140 chili di hashish, 9 di marijuana e 4 di cocaina. Il giro d'affari stimato poteva arrivare complessivamente ad un milione di euro, ma non esisteva - secondo gli investigatori - un vero capo dell'organizzazione, se non due figure di spicco che si trovavano tra Foggia e Milano. Quanto agli altri arrestati (fra cui due donne) per i marocchini si tratta di uomini senza fissa dimora; gli italiani erano per lo piu' 50enni pregiudicati.