Home
Simone Di Matteo e la "Cattedra della Pace"
Il Premio Nazionale per il suo operato a favore di una società non violenta
“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” scriveva Isaac Asimov molti anni fa, un concetto che, seppur concepito ormai lontano nel tempo, risuona sempre attuale e che l’Irriverente giornalista Simone Di Matteo ha voluto ricordare proprio in questi giorni. Difatti, in occasione dell’annuale cerimonia di assegnazione dei Premi Nazionali “Segni di Pace”, onorificenze conferite a personalità della cultura che si adoperano per la ricostruzione di una società non violenta, l’autore e personaggio tv ha ricevuto dalla Cattedra della Pace un Diploma per i suoi contributi alla cultura, un ambito riconoscimento che l’autore e personaggio tv ha accettato richiamando alla mente niente meno che le parole del celebre scrittore statunitense.
Personalità fuori dal coro e penna dalle mille sfaccettature, Di Matteo è noto al grande pubblico non solo per le sue numerose partecipazioni televisive, ma anche per la sua ampia produzione giornalistico-letteraria e per il suo essere civilmente e politicamente impegnato, per quelle iniziative attraverso le quali si è schierato, nel corso degli anni, dalla parte dei più deboli e ha cercato di dar voce a chi non aveva la possibilità di farsi ascoltare. Basti pensare, per esempio, alla più recente campagna di cui è stato testimonial dell’associazione Rispetto per Tutti gli Animali, ente no-profit che si batte per garantire la salvaguardia della biodiversità ambientale e mira ad ottenere l’eliminazione di ogni forma di violenza perpetrata nei confronti degli animali. Un impegno che la Cattedra di Renato Ongania e il poeta Bartolomeo Theo Di Giovanni, insieme all’intera impalcatura della manifestazione, hanno voluto premiare con un Diploma conferito in base alla seguente motivazione:
“Giornalista e opinionista televisivo, la penna di questo autore è una potente e delicata arma, capace di trasmettere il profondo sentimento di giustizia ed etica anche attraverso le sue irriverenti riflessioni, illuminando le menti e toccando le coscienze dei lettori con la sua eloquenza, a volte anche inesorabile”.
Ogni anno, infatti, “Segni di Pace”, iniziativa sostenuta dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, si ripropone di attribuire un riconoscimento a quei personaggi che, al netto dei propri mezzi e delle proprie possibilità, contribuiscono alla divulgazione di una cultura della pace. Si tratta di religiosi, insegnanti, letterati, poeti e scrittori, avvocati, imprenditori e figure rappresentative del terzo settore impegnate, tra le altre cose, nella salvaguardia dell’ambiente, nel volontariato sociale o nella cooperazione internazionale, e Di Matteo, grazie ai suoi progetti multimediali, letterari e canori, è stato tra i 90 premiati dell’edizione 2024.