Il Sociale

Gli studenti scrivono all'Ue: "Meno barriere, vogliamo gli immigrati"

Nel volume "Cara Europa ti scrivo..." 468 lettere per le alte cariche delle Istituzioni Ue, scritte da studenti di Istituti Superiori degli Stati membri

Gli studenti, penna in mano, scrivono alle istituzioni europee. E se qualcuno pensa che non conoscano i temi più attuali, più complessi, più dibattuti in questo momento storico, si sbaglia. Brexit, immigrazione, economia, educazione, istruzioni. I ragazzi sanno molto di quanto accade in Europa. E attraverso lettere molto significative, dicono la loro attraverso "Cara Europa Ti Scrivo...", settimo volume della collana editoriale di Cultura&Solidarietà e il primo pubblicato in lingua inglese. Il testo contiene 468 lettere nella lingua originale rivolte alle alte cariche delle Istituzioni comunitarie, scritte da studenti di Istituti Superiori degli Stati membri dell’Unione Europea.

La prefazione del volume è stata redatta da Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo e la presentazione da Carlo Visconti, Segretario Generale della Corte Costituzionale. Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere gli studenti e favorire un canale di comunicazione diretto tra i ragazzi e le istituzioni Europee.

"C’è una grande differenza tra la visione europea delle nuove generazioni e il mondo politico, che non sembra recepire le indicazioni dei giovani”, spiega ad Affaritaliani.it Francesco Vivacqua, presidente di Cultura&Solidarietà: "I giovani, sull'immigrazione, la pensano molto diversamente rispetto a loro genitori. Sognano e vogliono un'Europa con sempre meno barriere, mentre da più parti la politica sta cercando di tornare indietro e di rialzare i muri". E poi lo studio e la preparazione, che i ragazzi ritengono primaria: Le due esigenze maggiorente sentite dai ragazzi - racconta Vivacqua - sono "il diritto allo studio e quello al lavoro, ma troppo spesso non trovano l’adeguato riscontro a livello della politica comunitaria".

Vivaqua in questi giorni è impegnato, insieme al direttore generale di Cultura&Solidarietà Nadia Mazzon, nel tour italiano ed europeo per donare ai ragazzi il volume, sempre alla presenza di Europarlamentari. Ultime tappe sono state due licei di Parabiago e Palma di Maiorca. "Se da una parte abbiamo avuto molti riscontri positivi dalle istituzione comunitarie, dall’altra mi auspico che in futuro ci sia una maggiore partecipazione degli europarlamentari  a iniziative come la nostra, unica in Europa, che ha coinvolto ragazzi di tutte le nazioni europee" - ha ribadito Nadia Mazzon - "Gli studenti  europei,  possiedono ottime capacità di analisi critica e politica nonché una grande sensibilità verso la Comunità Europea".