Il Sociale

Fare la spesa con un figlio disabile non è un problema, arriva un "speciale"

e un'impresa: e lo è, in effetti, per chi ha un figlio disabile che non può camminare, ma che ormai è troppo grande per sedersi nel seggiolino del carrello. Spingere questo e allo stesso tempo la carrozzina non è praticamente possibile, tanto che girare tra gli scaffali del supermercato si trasforma, per tanti, in una vera acrobazia. In Irlanda, però, una soluzione si è trovata, grazie all'intraprendenza di una mamma e all'efficienza di una delle principali catene di supermercati: una soluzione semplice, un carrello come gli altri, ma con un seggiolino più ampio al suo interno, adatto ad accogliere un figlio disabile non più tanto piccolo

La mamma si chiama Gina Grant, la catena di supermercati da cui si serve è la Dunne Stores. La difficoltà che provava ogni volta nel fare la spesa l'ha raccontata in poche righe, indirizzate all'azienda: “Quando metto mio figlio nel carrello della spesa. lo stress per lui è insopportabile e aumenta sempre di più”. E la risposta non si è fatta attendere: poco dopo, il supermercato le ha messo a disposizione un carrello studiato per le sue esigenze, con una seduta interna adatta al ragazzo. E l'esperimento ha funzionato così bene, suscitando l'entusiasmo di mamma e figlio, che l'azienda ha deciso di produrre altri 155 carrelli “speciali”, destinati alle diverse filiali.

Per quanto semplice, questa idea pare non fosse venuta ancora a nessuno: solo a una mamma dell'Alabama, che alcuni anni fa, frustrata dalla difficoltà che aveva ogni volta che andava a fare la spesa con sua figlia disabile, si era costruita lei stessa un carrello speciale, con l'aiuto di uno studio di progettazione professionale. E' probabile che anche in Italia, con tanti genitori e familiari dediti agli “ausili fai da te”, qualcuno abbia già ideato soluzioni come queste: e chissà che le grandi catene di supermercati, prima o poi, non le facciano proprie. (da redattoresociale.it)