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Sondaggio Sky Tg24, il 50% della "Next Generation" ha fiducia nel futuro

Tra le iniziative che i ragazzi ritengono più efficaci per aumentare la loro valorizzazione, sempre potendo indicare fino a tre risposte, in testa c’è l’introduzione di un salario minimo (36%), eliminare i tirocini e gli stage non retribuiti (30%), potenziare la formazione lavorativa dei giovani all'università (27%), assumere giovani nelle pubbliche amministrazioni (27%), tagliare le tasse per i giovani lavoratori (22%), aumentare gli sgravi fiscali per l’assunzione dei giovani (21%), potenziare la formazione lavorativa dei giovani alle superiori (20%), assegnare più fondi al ministero per le politiche giovanili (20%), rendere gratuita l'istruzione universitaria (19%), abolire le tasse universitarie (14%), eliminare il limite minimo di età per essere eletti al Parlamento (13%), permettere ai giovani sopra i 16 anni di votare (9%), permettere di iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente (8%). Risponde altro il 2% del campione e non sa cosa rispondere l’1%.

Il sondaggio ha poi indagato quali sono le priorità per il futuro per i ragazzi, sempre dando loro la possibilità di indicare fino a tre risposte: in testa ci sono lavoro e salute, entrambi al 40%, ma emerge quasi altrettanto forte l’attenzione nei confronti della lotta ai cambiamenti climatici (39%). Seguono l’istruzione e la formazione (31%), la sicurezza economica (29%), la ricerca di un equilibrio tra lavoro e vita privata (23%), l’attenzione all’inclusione e ai diritti (21%), la digitalizzazione (20%), la famiglia (19%).

Approfondendo il tema del lavoro è emerso che per il 36% l’aspetto più importante è averne uno appassionante (36%). Seguono la possibilità di riuscire a conciliare bene vita privata e lavoro (35%), avere un contratto stabile (16%), guadagnare tanto (10%) e lavorare con persone che piacciano loro (2%). Non sa cosa rispondere l’1% e anche in questo caso è stato possibile per gli intervistati indicare fino a tre risposte.

Tra i settori preferiti in cui i ragazzi vorrebbero trovare lavoro ci sono scuola, istruzione e ricerca scientifica (26%), marketing e comunicazione   (23%), ingegneria, architettura e design (22%), salute e cura della persona (21%),  arti, musica, cinema e teatro (20%), esercizi commerciali e l’imprenditoria (16%), finanza, banche e assicurazioni (16%), ospitalità, ristorazione e turismo (16%), pubblica amministrazione (16%), informazione e il giornalismo (13%), agricoltura e gestione ambientale (13%), analisi dei dati e consulenza (11%), industria e edilizia (9%), trasporti e mobilità (8%), altro (4%). Non sa cosa rispondere il 2% e anche in questo caso è stato possibile per gli intervistati indicare fino a tre risposte.

I ragazzi lascerebbero l’Italia per andare all’estero sia per studio che per lavoro nel 29% dei casi, lo farebbero solo per motivi di lavoro nel 17% dei casi, solo per studio nel 10% dei casi. Il 12% dice di aver trovato delle buone opportunità in Italia, il 15% che non lascerebbe l’Italia e la famiglia per nessun motivo, mentre ritiene di non poterselo permettere il 6%. Non sa cosa rispondere l’11% del campione.






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