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Coronavirus, fonti Figc: nessun accordo o data sulla ripresa della serie A

Lega serie A contro Spadafora e il Governo: 14 giugno data limite per ripartire. Il nodo dei diritti tv. Fonti Figc: "Fughe in avanti dannose per il calcio"

Coronavirus, fonti Figc: nessun accordo o data sulla ripresa della serie A

"Nessun accordo e nessuna indicazione di date" per la ripresa del campionato: lo dicono all'ANSA fonti Figc con riferimento alla polemica delle scorse ore (vedi sotto) tra la Lega di A e il ministro Spadafora sulla riunione tra le componenti del calcio italiano dello scorso 22 aprile. Nel corso del confronto in video conferenza, spiegano a via Allegri, "e' stata la Lega di Serie A a manifestarne l'esigenza, non appena le condizioni lo avessero consentito". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, secondo quanto riferisce l'Ansa, intende approfondire la situazione nella riunione del prossimo consiglio Federale dell'8 maggio, anche per questo tali "fughe in avanti sono ritenute dannose per il calcio italiano".

Coronavirus, Lega Serie A al governo: 14 giugno data ultima per ripartire

La Lega Serie A ha fissato il 14 giugno come ultima data utile per far ripartire il campionato. I club vogliono 4 settimane per rimettere in condizione i calciatori in vista della ripresa dei match. Lo riporta l'Ansa citando fonti della Lega, dopo il consiglio informale in cui è emersa delusione per il dpcm in cui non sono previste le date di ripartenza del calcio. Viene sottolineato da queste che al Governo erano state chieste due date, quella per la ripartenza degli allenamenti e quella per il campionato, e che è stato disatteso un accordo politico raggiunto nei giorni scorsi.

Lega di A contro Spadafora e il Governo: 14 giugno data limite per ripartire. Il nodo dei diritti tv

Sempre stando a queste indiscrezioni in seno alla Lega Serie A c'è il forte timore che non arrivi l'ultima rata dei pagamenti delle pay-tv, prevista per il primo maggio. In quel caso, dicono fonti della Lega, verrà dato mandato ai legali di recuperare le somme.

Serie A, Brescia di Cellino con Spadafora: "Adottate decisioni serie e responsabili"

Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, invece esprime il sostegno per il Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora in una nota ufficiale diramata sul sito delle Rondinelle:  "La società Brescia Calcio esprime pieno sostegno nei confronti del Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, per le decisioni serie e responsabili adottate. In una situazione tanto delicata quale sta attraversando il nostro Paese, siamo certi che il Ministro, seguendo la linea fin qui tenuta, saprà indirizzare la pratica del calcio e della Serie A nelle modalità più corrette e appropriate".

Coronavirus-Serie A, Spadafora: "Impossibile dire oggi che il calcio ripartirà e indicare una data precisa”

“Sono ridicole le affermazioni di chi sostiene che ci sia un complotto contro la serie A ed è ridicolo chi lo sostiene. Io mi muoverò nel rispetto delle regole”, aveva detto il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora nel corso di una diretta Facebook nella giornata di lunedì. Spadafora domenica sera aveva giudicato insufficiente il protocollo dei medici di serie A. Alcuni addetti ai lavori lo aveva accusato di remare contro la ripresa della serie A. “Mi muoverò sempre nella consapevolezza che il mondo del calcio va salvato. Io devo scongiurare che ripresa sport possa avere nuovi contagi, dobbiamo poterlo fare rispettando le necessarie regole. Daremo il massimo in modo che tutti si possa riprendere in sicurezza e usufruire del benessere che lo sport consente. Invito veramente ad astenersi da questo tentativo un po’ diffuso nel nostro Paese di provare con queste affermazioni e un po’ muovendo certa stampa a fare quella pressione sulla politica e sul governo che spesso tanti mondi e non solo quello del calcio fa per cercare di orientare le scelte del governo. Con me scusate ma da questo punto di vista avete totalmente sbagliato strategia. Sento parlare di immobilismo e indecisionismo e tutto questo lo trovo assurdo. Sono consapevole che il calcio è uno degli elementi più importanti di questo paese, sia come elemento sociale che di economia. Il campionato dovrebbe riprendere a metà giugno secondo le stesse previsioni della Figc. È un tempo lunghissimo durante il quale non siamo in grado di sapere, non lo sa nessuno, quale sarà l’evoluzione. Non siamo in grado di sapere l’evoluzione del virus e come reagiremo noi tutti. E’ impossibile dire oggi che il calcio ripartirà e indicare una data precisa”.