Eldense, sospetta combine: fermato per l'allenatore italiano
Spagna: arrestato tecnico italiano Eldense per possibile combine
CALCIO: SPAGNA, FERMATO TECNICO ITALIANO DELL'ELDENSE PER PRESUNTA COMBINE
La polizia spagnola ha fermato nella notte Filippo Vito di Pierro, l'allenatore italiano del Deportivo Eldense sospettato di avere partecipato alla presunta manipolazione del match della terza divisione spagnola perso dalla sua squadra contro il Barcellona B per 12-0 lo scorso fine settimana. A riportare la notizia è il quotidiano spagnolo 'El Mundo'. Il fermo sarebbe scattato dopo la denuncia della presunta COMBINE da parte di David Aguilar, presidente dell'Eldense. "Tutto questo sta succedendo da quando sono arrivati gli italiani", ha sottolineato in una dichiarazione a 'El Mundo' lo stesso Aguilar, facendo riferimento alla cordata di imprenditori che lo scorso gennaio ha preso il controllo del club. Nell'incontro di sabato scorso, stando a quanto riporta il quotidiano spagnolo, l'Eldense non ha effettuato sostituzioni perché diversi giocatori si sarebbero rifiutati di entrare. Una delle riserve, Cheik Saad, è stato ascoltato per tre ore nella giornata di ieri dalla polizia e ha riferito che la partita sarebbe stata truccata da "quattro o cinque giocatori" della sua squadra insieme all'allenatore, che non essendo in possesso della licenza si è fatto affiancare da Fran Ruiz.
Spagna: arrestato tecnico italiano Eldense per possibile combine
Di Pierro è arrivato al club a gennaio, ingaggiato dal gruppo di investimento italiano che ha gestito gli affari economici e sportivi fino a domenica. Emmanuel Mendy, difensore, ha detto in un'intervista a 'Cadena Ser' che l'assistente allenatore del club, Fran Ruiz, gli aveva parlato in albergo prima della partita del piano per 'aggiustare' il risultato. "Mi ha chiesto se ero dentro, quanto avrei voluto e che se non ci fossi stato, non avrei giocato", ha detto. "Fran mi ha detto questo perché l'allenatore non parla molto bene lo spagnolo". Sempre a Cadena Ser, Ruiz ha confermato la versione, spiegando che quelli erano gli ordini di Di Pierro. "Non sapevo cosa fare, ero tra l'incudine e il martello", ha aggiunto. "Non ho detto una parola in panchina, ho fatto le sostituzioni e non ho spedito nessuno fuori per riscaldarsi. Poi mi sono dimesso dal club"