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Lukaku, cartellino rosso al cugino: violata la quarantena. Rischio lungo stop

Boli Bolingoli, cugino di Lukaku è sceso in campo nonostante fosse in quarantena obbligatoria

Lukaku, cartellino rosso al cugino Boli Bolingoli-Mbombo: quarantena violata. Rischio lungo stop

Scozia, cugino Lukaku viola protocollo: governo minaccia stop campionato - Il campionato scozzese, ripartito all'inizio di agosto, rischia gia' di venire sospeso. La colpa e' di alcuni giocatori che hanno deciso di violare regole e protocolli, volti a contrastare la pandemia da coronavirus, mettendo a repentaglio la salute dei colleghi e lo svolgimento della stagione. Boli Bolingoli-Mbombo, difensore del Celtic ha ammesso di essere sceso in campo domenica contro il Kilmarnock nonostante fosse tornato poco prima da un viaggio in Spagna e senza, quindi, osservare la quarantena obbligatoria di 14 giorni prevista per chi arriva nel Paese iberico.

Il giocatore, cugino di Romelu e Jordan Lukaku, si e' scusato pubblicamente con il club ammettendo di essere "colpevole di un errore di giudizio". Come riporta la BBC, Humza Haroon Yousaf, membro dello Scottish National Party (SNP), ha giudicato le sue azioni come "assolutamente inaccettabili". Il Celtic ha detto di aver preso "estremamente seriamente" l'applicazione della misure contro il coronavirus e di non aver registrato alcun test positivo tra i giocatori della sua rosa. Il governo scozzese, dal canto suo, ha minacciato di porre fine alla stagione calcistica visto che quello di Bolingoli non e' infatti un caso isolato. Otto giocatori dell'Aberdeen erano stati immortalati all'interno di un bar del centro della cittadina e due di questi sono poi risultati positivi al Covid. Una leggerezza che ha costretto la federazione scozzese a posticipare la partita di Premiership di sabato scorso contro il St Johnstone.