Sport
Menez: "Bugie, non lascio il Milan. A Berlusconi piace il mio gioco"
Jeremy Menez sulla lista di partenza del Milan? L'attaccante francese, dopo una stagione da falso nueve con Inzaghi, non ha intenzione di svestire la maglia rossonera proprio ora che si rilancerà: “Sono i giornalisti inglesi e francesi che vogliono che vada via da Milano, ma io sto bene qua e non ho intenzione di andarmene. Inizio con grandi motivazioni e con la convinzione di togliermi delle soddisfazioni. Sono arrivati giocatori che renderanno il Milan più forte, però ora dobbiamo fare bene perché non mi piace chi fa il cinema fuori e poi sparisce in campo… Ripetermi? Perché non dovrei, nella mia carriera ho sempre fatto gol e giocato bene: se volete sapere la verità, nel 2015-2016 voglio fare ancora meglio di prima“, spiega al Corriere dello Sport.
Su Berlusconi: “Capisce di calcio, per questo gli piace il mio gioco… (ride)”.
Menez torna sulla stagione appena finita: “Negativo perché non abbiamo raggiunto la qualificazione né in Champions né in Europa League. Nei primi 4-5 mesi siamo andati bene, poi sempre peggio. Dono Natale abbiamo collezionato troppe sconfitte e in quel modo era impossibile arrivare fra le prime. A livello di gol è stato l’anno migliore, ma non basta segnare: per me conta più un assist decisivo ad un compagno ed essere decisivo per la squadra. Adesso dobbiamo pensare solo alla prossima stagione“.
L'ex Psg è stato accusato da alcuni critici di esser troppo egoista in campo e innamorato del pallone: “Nessuna delle due. Nel calcio e nella vita non puoi piacere a tutti, però ci sono i numeri che fanno capire che non sono egoista: date un’occhiata a quanti assist ho fatto in carriera da quando avevo 18 anni…“.
Su Mihajlovic è positivo: “Di lui ho avuto subito una buona impressione, ci si allena tanto e stiamo facendo un bel lavoro sia dal punto di vista fisico che tattico. Mi ricorda Spalletti, anche lui puntava molto su corsa e movimenti“.
Milan da scudetto? "Si deve sempre puntare all’obiettivo più alto possibile, noi che andiamo in campo abbiamo l’obbligo di dare tutto per provare a qualificarci alla prossima Champions e magari anche di più. Juventus? Rimane una grandissima squadra e noi dobbiamo rispettarla per quello che ha fatto in questi anni, ma il calcio si gioca in campo e i pronostici sono fatti per essere smentiti“.
Magari con Ibrahimovic: “Trasformerebbe la squadra, saremmo da scudetto. E’ uno che segna sempre, vuole sempre vincere e ti porta a rendere al massimo. E’ uno dei più forti al mondo. Il nostro rapporto al PSG era ottimo, pure su questo sono state scritte tante bugie: sarei contento di averlo come compagno“.
Intanto ci sono Bacca e Luiz Adriano... “Il primo hanno visto tutti quanti gol ha segnato al Siviglia, il secondo ha dato una grossa mano allo Shakhtar anche in Champions e speriamo si ripeta anche con noi“.
Sarà una stagione senza Coppe europee... “Mi pesa perché si gioca belle sfide e per il secondo anno di fila durante la settimane starò a casa: stare con i miei familiari mi piace, ma la musichetta della Champions preferisco sentirla dal vivo e non in Tv“.
Sul suo ruolo si mette "a disposizione dell’allenatore, con cui ho già parlato della mia posizione. Non posso dire niente ma fra poco vedrete, sto bene e sono quasi pronto. Non ho disimparato a stare dietro alle punte o a sinistra, sono due posizioni che mi piacciono tanto almeno quanto fare la prima punta“.