Milan, Ancelotti rivela: "Berlusconi mi criticava quando..."
Milan, Carlo Ancelotti racconta il suo rapporto con Silvio Berlusconi
MILAN, ANCELOTTI RIVELA: BERLUSCONI MI ATTACCAVA QUANDO...
“La cosa bella di Berlusconi è che mi criticava solo al termine di partite nelle quali il Milan aveva giocato bene. Cercava di darci nuovi stimoli. Berlusconi criticava quando il Milan andava bene. Quando facevamo male ci sosteneva. ‘Non vi preoccupate, vi sosteniamo, crediamo in voi’, ci diceva". Lo rivela Carlo Ancelotti. L'allenatore del Bayern Monaco racconta a Die Welt: "Nei momenti di difficoltà non avrebbe mai gettato benzina sul fuoco. Le sue intromissioni tattiche? Lui amava immischiarsi. Ma lo faceva in momenti positivi dicendo che voleva un modulo con un attaccante in più. Era bravissimo a motivare e a sostenere, a differenza di altri presidenti con i quali ho lavorato. Questi criticano quando le cose vanno male, così è più difficile per gli allenatori”.
Carlo Ancelotti attacca: procuratori e agenti troppo influenti
"I procuratori, gli agenti? Troppo influenti. Molti club gli hanno consegnato potere. La parte piu' importante del calcio sono i calciatori, non i procuratori e nemmeno noi allenatori". Lo ha detto l'attuale tecnico del Bayern Monaco, Carlo Ancelotti, in una lunga intervista pubblicata da "Die Welt", dal titolo "la rabbia del cuore non si puo' controllare". L'allenatore italiano, infatti, parla di "due tipi di rabbia. Quella innescata dalla mente. A volte mi sono arrabbiato con i miei giocatori per il loro atteggiamento sbagliato. In tali situazione puo' esser buono per l'atmosfera generale parlare chiaro e duro. L'altra forma di rabbia viene dal cuore, dai sentimenti. Per questa rabbia non si puo' fare niente: non posso controllarla", ha confessato Ancelotti.