Milan, Galliani: no presidenza Lega. E rivela una clamorosa offerta rifiutata
Galliani si confessa tra Milan, closing, calciomercato e le voci sulla Lega
Milan, Galliani: No o presidenza Lega, da calciatore ero scarso"
"Io vado avanti, se finisce tra un mese finisce tra un mese e se finisce oggi finisce oggi. Il Calcio è la passione della mia vita, da giovane ero un lazzarone, ma una pippa da calciatore". Così l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani intervenuto questa mattina in collegamento a Radio Deejay. "Non accetterei un ruolo da presidente di Lega perché non mi piace e non mi eccita. Mi eccita più una partita di terza categoria che un’assemblea di Lega", ha aggiunto come riporta il sito milannews.it. Sulla possibile riforma del campionato: "Non so se sia giusto scendere a 18 squadre, so solo che non troveremo mai chi voterà a favore di questa cosa. Credo sia irrealizzabile perché ci vogliono 14 voti e almeno 7-8 di queste rischiano sempre di retrocedere, difficile possano dare un voto favorevole".
Capitolo mercato. "Il fatto che le squadre pensino ai giovani italiani è una cosa positiva, al di là dei costi. Prima il campionato italiano era un punto di arrivo, adesso di passaggio", ha detto Galliani. "Alla fine del 2013 ho avuto una grande offerta per andare in Cina. Poi il mio maestro mi ha detto che non potevo andare e io ho risposto: 'Obbedisco'. Quei cinesi forse li conoscevo, questi non li conosco". Sugli obiettivi del Milan: "Lo Scudetto? Non so fare le tabellone, non ho mai giocato al totocalcio. Mi limito ad osservare quello che sta accadendo quest’anno e devo dire che va molto bene". Infine su Donnarumma: "E' un ragazzo fantastico, meraviglioso. Vive nel nostro convitto ed ha la sua cameretta di fronte ai parcheggi sotterranei di San Siro".
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