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Milan, Galliani, "Scelta di Brocchi condivisa con Berlusconi. Mihajlovic esonerato perché..."

"Da oltre 30 anni nel calcio e da oltre 36 per quanto riguarda le tv con il presidente Berlusconi ci parliamo, ci confrontiamo, poi si arriva ad una decisione condivisa, quindi si tira dritti. La societa' e' una, c'e' dialettica ma quando prendiamo una decisione e la condividiamo la decisione e' una". Lo ha dichiarato l'ad del Milan Adriano Galliani, nel corso della presentazione di Cristian Brocchi come nuovo allenatore della squadra rossonera, spiegando la scelta del cambio di tecnico. "Abbiamo identificato in Brocchi la persona che secondo AC Milan puo' dare una scossa e migliorare il gioco di questa squadra. Sinisa Mihajlovic ha fatto un buon lavoro, ha ottenuto buoni risultati, siamo in finale di Coppa Italia, siamo sesti in questo momento in campionato, ma abbiamo pensato che servisse dare qualcosa di diverso alla squadra e da qui la scelta di Brocchi".

"Crediamo che Brocchi resti nella prima squadra anche la prossima stagione, ma nel caso in cui si decidesse diversamente, nel Milan resterebbe comunque come Primavera", ha aggiunto Galliani parlando del contratto di Brocchi. "Con il presidente e' stata analizzata la gara con la Juve, ma siamo andati indietro fino al Sassuolo, con cinque gare e 2 punti ed alla fine della discussione questa e' stata la decisione societaria", ha detto ancora Galliani sul colloquio con Berlusconi prima della decisione. E sulla "confusione" che in tanti associano al Milan, ha aggiunto:"Non abbiamo contattato nessun altro allenatore, ci auguravamo di poter arrivare fino a fine stagione e poi prendere una decisione, ma nessun allenatore puo' dire di essere stato contattato dal Milan".

Brocchi,"conquistare Europa,poi penseremo a Coppa Italia" - "Prima di pensare alla finale di Coppa Italia dobbiamo conquistare un posto in Europa". Cosi' il nuovo allenatore del Milan, Cristian Brocchi, nel giorno della sua presentazione. "Non si puo' pensare solo alla partita con la Juventus, prima ci sono delle partite che dobbiamo vincere - ha proseguito il successore di Mihajlovic - Attraverso queste partite e' normale che si cerchera' di seminare per arrivare alla partita con la Juve cercando di aver instaurato con la squadra un rapporto forte e che i giocatori riescano a fare quello che noi chiediamo. Non si puo' entrare a piedi pari nel giro di uno o due giorni, pero' bisogna mettere in ogni allenamento dei segnali sin da subito. Sfrutteremo al massimo il tempo che abbiamo a disposizione". "Non so come e' nata l'empatia tra me e il presidente, penso che abbia sempre manifestato la voglia di seguire il Milan in tutte le dinamiche. Credo che in questi anni, il fatto che si sia parlato delle mie squadre per come giocavano lo abbiano incuriosito e Berlusconi abbia iniziato a seguirmi di piu', avra' avuto delle persone fidate che gli avranno dato delle relazioni importanti e da li' poi credo sia nata questa empatia", ha detto inoltre Brocchi.

Sulla panchina della prima squadra rossonera lo ha voluto Berlusconi e lui vuole dimostrare che il presidente ha visto bene. "Sono stato molto tranquillo e sereno, perche' piu' volte e' capitato che mi accostassero alla prima squadra, sono sempre rimasto tranquillo e ho sempre pensato alla mia squadra e a come migliorarmi. Quando mi e' stato comunicato in maniera ufficiale in me c'e' stata una grande emozione - ammette Brocchi - Questo per me e' il 20esimo anno di Milan e per me essere qui a giocarmi questa opportunita' e' la cosa piu' bella del mondo". Una scelta che, pero', non convince molti tifosi..."Sono sereno e so che in qualcuno c'e' un po' di diffidenza. Ma cosa faccio? Dovrei fermarmi perche' molti non pensano sia la scelta giusta? Ognuno e' libero di dire cio' che pensa e di esprimere il proprio pensiero. Sono sempre stato me stesso da giocatore e da allenatore, lavoro e vado avanti con passione, sempre per migliorarmi. Cerchero' e spero di fare qualcosa di buono, perche' credo nei miei pensieri".

Su Balotelli: "Mi affascina e mi stimola cercare di rilanciarlo come mi affascina l'opportunita' che ho. Mario e' un giocatore importante, se dovesse riuscire a giocare con un'interpretazione della gara come ha fatto con la Juve, anche se penso possa fare ancora di piu', sara' un giocatore fondamentale per la squadra, ma questo vale pero' per tutti i giocatori - sottolinea Brocchi - Tutti devono aiutare il gruppo, perche' tanti si giocano molto. Se un giocatore che ha 7 partite di tempo per giocarsi il loro futuro, non solo Mario, non ha la mentalita' di provarci in ogni modo allora sara' complicato, io pero' ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di provarci in ogni modo".

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