Caldo record, a Ferrara 49 gradi di temperatura percepita. CARONTE, CALDO CHOC SULL'ITALIA
Caldo record, a Ferrara 49 gradi di temperatura percepita
Caldo record, a Ferrara 49 gradi di temperatura percepita. CARONTE, CALDO CHOC SULL'ITALIA
Caronte, Ferrara la più rovente: la temperatura percepita è di 49 gradi. Dieci città da bollino rosso in Italia. Alllarme caldo e afa.
Caldo record, a Ferrara 49 gradi di temperatura percepita. CARONTE, CALDO CHOC SULL'ITALIA - Ferrara, ma anche Milano e Torino
Ferrara e' stata oggi la citta' piu' calda d'Italia. Secondo i dati dell'Aeronautica militare infatti la temperatura ha raggiunto oggi i 37 gradi, con una temperatura percepita, quella amplificata dall'umidita', che ha superato largamente i 40 gradi. Situazione complessa anche sul 'fronte' dell'agricoltura con difficolta' pesanti per il settore per la siccita' dei campi. Nelle grandi citta' il caldo si e' fatto sentire e alle spalle di Ferrara c'e' Torino con 35 gradi e 40 di percepito. Firenze segna 33 gradi e 39 di percepito, mentre la Capitale arriva ad una temperatura di 31 gradi, con un 38 di percepito. Situazione difficile anche a Milano con 37 gradi e 37 di percepito. A Palermo e Trieste si segna invece rispettivamente 30 gradi con un 35 di percepito, e 28 gradi con un percepito sempre di 35.Preoccupa il Lago di Bracciano, lo specchio d'acqua alle porte di Roma dove il livello e' sceso di 1,40 metri come dimostrano gli idrometri.
Caronte sull'Italia: Ferrara rovente a 49 gradi - COLDIRETTI: ALLARME SICCITA'
L'allarme siccita', spiega la Coldiretti, si e' ormai esteso a oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensita'. Dall'ultimo monitoraggio della Coldiretti, "la situazione si sta aggravando e per la produzione potrebbero esserci perdite ben superiori al miliardo stimato, se non piovera' nell'arco delle prossime due settimane in modo costante e non violento". Nel campi coltivati lungo tutta la Penisola con il grande caldo e la crisi idrica per gli agricoltori - sottolinea Coldiretti - e' sempre piu' difficile ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e gli uliveti ed il fieno per l'alimentazione degli animali per la produzione di latte per i grandi formaggi tipici dal grana padano al parmigiano reggiano fino alla mozzarella di bufala. In Piemonte, a Cuneo, a causa della siccita' e dell'eccesso di caldo per grano e orzo, si riscontrano perdite del 25-30% con perdite anche del 40% sulle colture foraggere, mentre in Lombardia il mais e' in sofferenza; i grandi laghi sono in calo, il lago Maggiore e' sotto di 40 centimetri rispetto ai livelli dell'anno scorso, mentre al lago di Como si registrano 35 centimetri in meno. In Emilia, colpite tutte le colture dal pomodoro ai cereali ma anche gli ortaggi, e in Veneto si parla di poche settimane di autonomia, soffrono barbabietole e mais e la vendemmia si prevede anticipata di almeno una settimana. In Sardegna, l'assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40%. Lunedi' intanto, ha annunciato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, si riunira' l'Osservatorio Permanente per affrontare il problema.
Il vertice e' stato calendarizzato per la verifica degli interventi attuati dal gestore per recuperare i volumi idrici addizionali e delle misure di competenza regionale. Il ministero "ha chiesto alla Regione Lazio l'immediata attivazione di alcune misure esecutive,tra cui quelle di controllo sui prelievi abusivi e di esercizio immediato dei poteri sostitutivi nei confronti di quei Comuni che non hanno, a oggi, ottemperato all'obbligo di trasferimento degli impianti al gestore unico Servizio Idrico Integrato". Intanto Acea che preleva acqua dal lago, riserva idrica di Roma, precisa all'AGI "che sta prendendo il minimo indispensabile per non mettere in crisi gli utenti". E assicura che "Non c'e' un prelievo indiscriminato e la societa' sta piuttosto effettuando altri interventi di recupero per non lasciare a secco la popolazione, su altri fronti", come il controllo su dispersioni d'acqua. "Dal lago - spiega Lorenzo Pirritano, direttore della Gestione Operativa Acea - stiamo prelevando solo 150 litri al secondo in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il lago ha 5 miliardi di metri cubi di acqua e fino a ieri, la societa' ne ha prelevati 18 milioni rispetto ai 34 milioni previsti dalla concessione annuale e siamo a luglio". La societa' precisa inoltre, che "il riferimento meno 1,40 metri e' rispetto alla soglia di sfioro. Ieri, il livello del lago era meno 1,42 metri rispetto alla soglia. Una delle regioni che sta' maggiormente soffrendo e' la Puglia: il caldo fuori norma che ha caratterizzato la primavera del 2017 e la scarsita' di precipitazioni sull'intera Puglia stanno determinando un allarme siccita', come gia' avvenuto in altre regioni di Italia. La situazione delle risorse, disponibili per l'irrigazione e l'uso domestico, in Puglia non e' chiara, essendo in corso l'analisi dei livelli dei bacini di approvvigionamento da parte dei tecnici dell'Autorita' di bacino. Lunedi' i dati dovrebbero essere nella disponibilita' dell'assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini, che valutera' se sia il caso di imporre restrizioni nell'utilizzo dell'acqua. Al momento, nessuna disposizione e' stata data all'Acquedotto Pugliese, che gestisce circa 21.000 chilometri di rete nella regione, erogando 18 metri cubi al secondo. Le fonti di approvvigionamento di AqP sono cinque invasi artificiali, tra Basilicata, Puglia e Campania, due sorgenti in provincia di Avellino e 200 pozzi sotterranei. Il 50% del fabbisogno di acqua pugliese viene prelevato dai bacini lucani del Sinni e del Pertusillo, nei quali ci sarebbe una quantita' d'acqua inferiore allo stesso periodo dello scorso anno. Per la Puglia il problema piu' grosso riguarda l'agricoltura, in quanto per l'irrigazione viene impiegato il 70% dell'acqua disponibile.
Meteo, caldo killer. Week end afoso. Poi crollo termico. METEO TRA CALDO E FREDDO
Tutti si chiedono quando questo caldo e afa avrà una fine. Ebbene, con questo articolo cercheremo di fare un'ipotesi sulla possibile sconfitta dell'anticiclone africano Caronte. Dato che i principali modelli di previsione vedono questa possibilità, la nostra ipotesi sarà quasi una certezza. Sarà il ciclone Circe a compiere la magia di far scomparire Caronte. Vediamo come e con che tempistiche.
Meteo, caldo killer. Week end afoso. Poi crollo termico. METEO TRA CALDO E FREDDO - Caronte sotto attacco
Con l'inizio dell'ultima settimana di Giugno l'anticiclone africano Caronte inizierà a subire attacchi dai comparti atlantici, che andranno a ledere la sua struttura sulle regioni settentrionali. Dal 29 Giugno Caronte subirà un ulteriore e più incisivo attacco da parte del ciclone Circe, che dalla Francia raggiungerà l'Italia, ponendo fine al dominio anticiclonico.
Meteo, caldo killer. Week end afoso. Poi crollo termico. METEO TRA CALDO E FREDDO - LE CONSEGUENZE DEI VENTI DI LIBECCIO
Tempo in ulteriore e forte peggioramento nel corso di Giovedì 29. I venti di Libeccio, anche intensi porteranno precipitazioni sotto forma di forti temporali sull'arco alpino, prealpino, sulla Toscana settentrionale, Liguria di Levante, a carattere sparso sulla Pianura Padana. Nei giorni successivi i temporali si porteranno sul resto del Centro e su gran parte del Nord e in minime parte anche su alcune zone del Sud.
Meteo, caldo killer. Week end afoso. Poi crollo termico. METEO TRA CALDO E FREDDO -TEMPORALI VIOLENTI
I temporali e le precipitazioni potranno assumere carattere di nubifragio, grandine, e locali trombe d'aria (o tornado). Prestare attenzione quindi.
Meteo, caldo killer. Week end afoso. Poi crollo termico. METEO TRA CALDO E FREDDO - TEMPERATURE
In decisa diminuzione con valori che torneranno in media con il periodo o addirittura leggermente sotto la media.