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Milan, Denis Suarez dal Barcellona: a gennaio si può. E Ibrahimovic..

Milan, Paquetà: "Non ho paura di bruciarmi al Milan. Ho parlato con Kakà, mi ha detto di essere convinto e deciso"

Milan, Denis Suarez dal Barcellona: a gennaio si può

Il Milan resta al lavoro per un colpo a centrocampo (oltre a Paquetà) per gennaio, visti gli infortuni di Biglia e Bonaventura. Si è detto e scritto molto in questi giorni di Fabregas (che però deve arrivare a costo zero del cartellino: da capire se Sarri chiederà di tenerlo per i 6 mesi che restano del suo contratto), Paredes (la cui valutazione resta alta e incerta la volontà dello Zenit di lasciarlo partire subito) e Sensi del Sassuolo.  Torna però in auge l'ipotesi legata a Denis Suarez, spagnolo classe 1994 del Barcellona (una sola presenza da titolare in Coppa del Re contro il Leonesa, zero minuti in campionato e 10 in Champions nell'ultimo match giocato in casa del Psv). Secondo Sky Sport, il Milan avrebbe fatto un sondaggio per il centrocampista che potrebbe lasciare la Spagna in prestito con diritto di riscatto. Sulle sue tracce ci sarebbe anche la Roma.

Milan-Ibrahimovic verso il sì. Le condizioni

Il Milan con Zlatan Ibrahimovic ha un accordo di massima per il ritorno in rossonero. Da valutare in che forma, le ultime indiascrezioni parlando di un contratto di 6 mesi intorno ai 2,5 milioni di euro netti. Possibile che Ibra arrivi con la formula del prestito dai Los Angeles Galaxy - che nelle ultime ore hanno mostrato di non volerlo perdere del tutto e hanno ancora un anno di contratto con lo svedese. Si attende anche di capire la linea dell'Uefa sul Milan prima di definire il passaggio di Zlatan, ma non ci dovrebbero essere sorprese sull'Ibrahimovic-bis.

Milan, Paquetà: "Non ho paura di bruciarmi al Milan. Ho parlato con Kakà, mi ha detto di essere convinto e deciso"

Paquetà è pronto a sbarcare al Milan (atteso in Italia tra circa 12 giorni, spiegava Gattuso nella conferenza stampa post partita di Milan-Dudelange). Intanto il centrocampista brasiliano nel corso di una conferenza stampa ha spiegato: "Sono sempre stato indicato come ‘la promessa’, ‘il futuro’ e questo tipo di cose. Il tempo passa e io miglioro, non ho paura. Ho sempre avuto al mio fianco la famiglia, mio padre, mia madre. mia moglie e anche con le pressioni del club che ha creduto in me pagandomi le cure, non ho mai avuto problemi di pressione. C’è stato sacrificio e lavoro, non mi è mai stato regalato niente”. Sulla lingua italiana: “Conosco solo la parola ‘Grazie’, poi cercherò di mettermi in pari con la lingua. Ma già sto imparando”. Paquetà spiega che ha sta prendendo informazioni sull'Italia e sulla serie A:  “Ho parlato con Juan che mi ha detto splendide cose dell’Italia e anche con Kakà, mi ha dato qualche consiglio e mi ha spiegato un paio di cose. Mi ha detto di essere convinto e deciso, anche se sono una persona timida. Volerò in Italia nei prossimi giorni per gli ultimi dettagli. Ora voglio chiudere col Flamengo nella migliore maniera possibile”.

Milan si qualifica ai sedicesimi di finale in Europa League se...

La vittoria sul Dudelange permette al Milan di salire a quota 10 punti in classifica. Secondo posto in solitario per la squadra di Gattuso, visto che (continua)

Milan-Dudelange 5-2, Uefa dà due gol a Cutrone. Ma lui 'restituisce' il secondo: "Non l'ho toccata"

La UEFA attribuisce a Patrick Cutrone anche il gol del parziale 2-2 di Milan-Dudelange, precedentemente considerato autogol di Stelvio Cruz. Ma l'attaccante rossonero a fine gara chiarisce: "Devo essere onesto, non ho toccato il pallone. Il secondo gol non è mio, non l'ho toccata. Quando è giusto è giusto e io non l'ho toccata".

Milan-Dudelange 5-2, Calhanoglu: "Ora sto bene fisicamente"

Milan-Dudelange 5-2, Gattuso: "Cutrone? Deve migliorare, ma da manuale negli ultimi 16 metri"

"Dopo il loro pareggio e' subentrata un po' di paura, ma la partita l'abbiamo interpretata bene. Partite facili non ce ne sono, loro sanno palleggiare e fino a che stanno in partita ti mettono in difficolta', poi non hanno tenuta fisica e si vede. Oggi l'importante era vincere, sul 2-1 la squadra ha reagito bene e alla fine abbiamo spinto ed e' venuto fuori questo tipo di risultato". Gennaro Gattuso analizza la vittoria per 5-2 del Milan sul Dudelange ai microfoni di Sky Sport 24. Sulla prestazione di Higuain, apparso un po' sottotono, Gattuso spiega: "Secondo me a Higuain faceva male la schiena, a volte faceva fatica a scattare. E' stato bravo pero' a stringere i denti e a fare una buona prestazione, anche se non ha segnato". Elogi per Patrick Cutrone: "Deve continuare a fare gol e migliorare a livello tecnico. Il veleno e il modo in cui si muove negli ultimi 16 metri sono da manuale". Il tecnico del Dudelange ha spiegato che l'ingresso di Suso nel secondo tempo ha spaccato la partita. Gattuso sulla prestazione dello spagnolo sottolinea: "Sul 2-1 ho visto una pressione e una corsa totalmente diversa, dopo l'uno a uno la squadra ha capito che stava toccando il fondo: Suso ha fatto bene ma nemmeno Halilovic mi è dispiaciuto. Ma sono giocatori con caratteristiche diverse", dice Gattuso in sala stampa. José Mauri è stato in lizza per una maglia da titolare alla vigilia (nell'ipotesi di dare un turno di riposo a Bakayoko). Partito dalla panchina, è stato protagonista di un'ottima mezz'ora nel secondo tempo:  "Molto contento per lui, lo volevo far giocare titolare, ma poi non ho voluto cambiare troppo la linea mediana. Ma è tra quelli che si allena meglio durante la settimana". Bene  Calhanoglu: "Deve buttare giù le porte, perchè ha una grande balistica. Deve provarci, non è un caso che deve tirare da 25 metri, è un giocatore che ha bisogno di stare bene. Adesso fa i cambi di gioco perchè non ha più dolore al piede, prima non stava bene fisicamente. Bisogna dirgli solo grazie per la disponibilità che ha dato". Sulle condizioni di Timo Bakayoko che ha subito un colpo nel finale di Milan-Dudelange: "Botta al collo del piede, speriamo che non sia nulla di grave".

MILAN-DUDELANGE, BORINI "BRAVI A RADDRIZZARE GARA"

"Avevamo gia' visto nel match d'andata che loro erano una buona squadra, noi abbia sbandato, ma siamo stati bravi a rimanere concentrati e a raddrizzarla", le parole di Fabio Borini, ai microfoni di Sky Sport 24, al termine della vittoria per 5-2 del Milan contro il Dudelange. "Non gioco molto, ma anche lo scorso anno per un certo periodo e' stato cosi', io mi rendo sempre disponibile a giocare anche in un ruolo che magari non e' il mio come ho fatto ad Udine - ha aggiunto Borini -. Mi sacrifico molto e giocare in ruoli nuovi mi porta a crescere ulteriormente come calciatore".